Jobs Act e voucher, dibattito con Conpartecipo

1 agosto 2016 | 08:23
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Jobs Act e voucher, dibattito con Conpartecipo

Gli strumenti del Jobs Act, le caratteristiche dei voucher per il lavoro accessorio alla luce dei recenti aggiornamenti, la panoramica sui dati nazionali e regionali, il punto di vista dall’osservatorio privilegiato dei centri per l’impiego: questi gli ingredienti del dibattito che ha animato al giardino del villaggio del Fanciullo sulle Mura urbane, l’iniziativa organizzata dall’associazione Conpartecipo. L’incontro introdotto da una presentazione del giuslavorista Marco Lai ha visto la partecipazione del responsabile provinciale dei centri per l’impiego Giuseppe Fanucchi.

“Un fenomeno, quello dell’utilizzo del lavoro accessorio, che va ben oltre l’occasionalità e coinvolge oltre centomila lavoratori in Toscana, il 7,5% su base nazionale – evidenzia l’associazione Conpartecipo – Nella nostra regione il voucher non è utilizzato solo per il lavoro occasionale di studenti e pensionati. Il numero dei voucher venduti in toscana sono passati da 40,000 del 2013 ad oltre 100,000 dello scorso anno con un incremento quindi del 250%, la fascia d’età maggiormente interessata riguarda i giovani fino ai 29 anni che rappresentano circa il 40% del totale ma va segnalato che le fasce di età tra i 30 e i 60 anni costituiscono da anni oltre il 51% di questo esercito di lavoratori in cui donne e uomini sono rappresentati in egual misura e di cui una percentuale crescente rimane ancorata al lavoro accessorio per più anni. I settori dove si fa maggiormete uso dei voucher nella nostra regione sono ristorazione, commercio, manufatturiero e servizi alla persona. A svolgere queste attività sono sostanzialmente i lavoratori comunitari pari all’ 89%, generalmente presso datori di lavoro che hanno fino a 5 lavoratori e che dannio fino a 70 voucher medi per lavoratore”.
Nella riunione si è parlato anche delle possibili modifiche partendo dalla bozza di decreto correttivo del governo e del parere della undicesima commissione parlamentare volti a cambiare e meglio disciplinare la materia del lavoro accessiorio allo scopo di impedire un uso non corretto principalmente volto a mascherare il lavoro nero.
Si è discusso quindi anche delle prospettive che simili strumenti possono dare alle singole persone ed al mondo del lavoro nel suo complesso. Nella discussione sono emerse anche preoccupazioni per altri fenomeni, forse al momento poco diffusi, ma che hanno come scopo la precarizzazione dei rapporti di lavoro arrivando a forme aberranti quali quelle di un pagamento esclusivamente attraverso i buoni pasto.
L’associazione Conpartecipo ha in programma dopo agosto altri incontri per approfondire ulteriormente il tema della precarizzazione dei rapporti di lavoro analizzando e discutendo partendo dalla situazione italiana e soprattutto locale. “Lo scopo – spiega l’associazione – è indagare per ricercare soluzioni e proponendo denunce pubbliche delle situazioni di illegalità o sfruttamento. A breve – dicono i dirigenti dell’associazione – i materiali utilizzati per preparare l’incontro saranno disponibili sul sito web“.