Confesercenti: “Brand e sinergie per rilancio turismo”

“La stagione turistica ancora in corso e la bella stagione fanno registrare un numero importante di presenze nella nostra città. Ma serve un una coraggiosa visione di lungo periodo per riportare ricchezza e valore a Lucca oltre i brevi momenti di affluenza turistica”. La pensa così Confesercenti Lucca che riporta nuovamente di attualità il dibattito sul turismo con le parole del presidente Alessio Lucarotti.
“Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, – afferma il presidente Alessio Lucarotti – la città di Lucca ha scoperto negli ultimi anni di avere una potenzialità turistica importante, che è rimasta in larga parte inespressa soprattutto a causa della mancanza di una strategia coordinata di sviluppo della città, delle sue funzioni e dei prodotti turistici offerti. Il tema del turismo non può più essere affrontato in modo separato dal tema dell’identità della città nel suo complesso, e richiede al contempo l’applicazione di competenze e strategie di marketing serie ed innovative. Occorre prima di tutto comprendere che negli ultimi 30 anni Lucca è mutata sia nella struttura che nelle funzioni, passando da naturale centro storico-commerciale di qualità mediamente popolato collocato al centro di un territorio periferico dotato quasi esclusivamente di attività di vicinato, ad una città svuotata di abitanti e di uffici, oltreché – purtroppo sempre più – anche di attività commerciali di qualità, mentre la periferia si è popolata di residenti e di attività commerciali sempre più attrattive”.
“Quello che – prosegue Lucarotti – fortunatamente non è andato perso sono – da una parte – il patrimonio artistico e culturale della nostra città nel suo contesto urbanistico unico (valorizzato negli ultimi anni da sapienti azioni di recupero) e – dall’altra – uno stile di vita che è ancora distintivo ed è legato a concetti slow, di qualità, di sostenibilità, di esclusività. Occorre ripartire da queste considerazioni per guardare al futuro da una prospettiva che dia sicurezza e crescita. E occorre farlo con una strategia condivisa tra pubblico e privato con mentalità e modalità nuove. La finalità è quella di individuare – con precisione – strumenti, risorse e modelli da mettere in campo per attuare coerentemente il piano di sviluppo del nostro territorio”.
“Da una parte, ad esempio – prosegue la nota – non è più rinviabile un progetto efficace di ritorno alla residenzialità di giovani coppie nel centro storico per garantire a Lucca di continuare a mantenere i suoi tratti distintivi e attrattivi. Non ci serve diventare una delle tante città-museo morte, ma nemmeno il punto di riferimento della “movida”. L’appetibilità di Lucca non è certo legata alla vita notturna né al turismo mordi e fuggi, anche in senso alimentare, in una città senza abitanti. Per questo riteniamo che le politiche di pianificazione territoriale e dello sviluppo economico del centro come delle periferie debbano essere coerenti alla visione generale. Dall’altra il tema della promozione turistica non può essere più affrontato con strumenti inadeguati o superati. Occorre dar seguito al rafforzamento dei prodotti turistici che già esistono e aprire ai nuovi che il mercato ci chiede, legandoli in modo unico al brand Lucca. Non occorre certo entrare nel dettaglio, basta ragionare per titoli per capire la portata della nostra dote: musica, musei, patrimonio architettonico e artistico, enogastronomia, paesaggio, storia, tradizioni. Non stiamo parlando di promozione, né di accoglienza, ma di identità”.
“È, infine, necessario, – conclude Lucarotti -, aver ben chiaro che è obbligatorio svincolare le politiche turistiche dai confini amministrativi, al fine di ampliare il sistema di offerta turistica esistente e consentire ad alcuni prodotti classici di fare da “porta di accesso” a prodotti turistici minori, emergenti o di nicchia. Diventa allora fondamentale portare a sistema territori ed eventi che faticano a giocare una partita collettiva quali Lucca Comics & Games, il Carnevale di Viareggio, tutte le sfaccettature del mondo pucciniano, il Settembre Lucchese, il Summer Festival, la Versiliana, Murabilia e gli altri eventi del verde, solo per citarne alcuni. Questi eventi sono il nostro territorio e la loro messa a sistema rappresenta un primo volano di attrattività nonché una potenziale, seppur parziale, destagionalizzazione. Non esiste bacchetta magica per fare tutto ciò, ma solo un lungo, coerente e duro lavoro da parte di tutti i soggetti in campo, pubblici e privati. Quello che è certo è che tutti devono fare la loro parte e che – come sottolineiamo da diversi anni – la nostra dote sta per esaurirsi. È tempo di agire”.