Export ok per cartario e meccanica, soffre la nautica

15 settembre 2016 | 12:04
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Export ok per cartario e meccanica, soffre la nautica

L’export delle industrie lucchesi regge nei settori storicamente solidi, ma perde ancora terreno nella cantieristica e nel calzaturiero. E’ una fotografia in chiaroscuro quella ch emerge dai dati del primo semestre 2016 sull’economia locale e elaborati dalla Camera di Commercio di Lucca. In provincia, scendendo nel dettaglio, le esportazioni sono cresciute nel settore della meccanica, che fa registrare una dinamica delle vendite all’estero ancora positiva con un +8,5% rispetto ai primi sei mesi del 2015 (+15,1% le macchine per impieghi speciali).

In positivo anche l’industria lapidea, del vetro e delle pietre estratte in ripresa rispetto al 2015 (+9,8%, 96 milioni), in particolare grazie al buon andamento delle vendite del lapideo (+15,3%). Crescono anche l’industria chimica (+12,6%), con la farmaceutica in recupero (+8,1%), il tessile e abbigliamento (+17,2%), grazie al buon andamento dei filati per cucire e degli articoli di abbigliamento, e la gomma e plastica, che fa segnare un +6,5% rispetto all’anno precedente.
Il cartario, primo settore provinciale per valore esportato con 475 milioni di euro nel semestre, si mantiene sui livelli del 2015, anno in cui si sono raggiunti i livelli massimi di export: nel dettaglio, gli articoli in carta e cartone crescono del +0,9% mentre le vendite di pasta da carta, carta e cartone hanno una lieve contrazione del -1,3%.
Per altri settori produttivi lucchesi si sono registrate delle difficoltà sul fronte delle esportazioni.
In difficoltà la cantieristica (199 milioni di euro esportati), che fa segnare una flessione del -13,9% sul 2015, il calzaturiero (127 milioni) che vede scendere le vendite all’estero del -13,7% e l’industria metallurgica (92 milioni) in calo del -21,4%. Il comparto alimentare evidenzia invece una contrazione contenuta (-1,6%, 144 milioni), nonostante una flessione delle vendite di olio di oliva, di semi ecc. più elevata (-3,7%), così come l’industria della fabbricazione di materiale elettrico e meccanica di precisione (-1,3%, 111 milioni).
Complessivamente le esportazioni nei primi sei mesi dell’anno in provincia di Lucca sono rallentate, chiudendo il periodo con una diminuzione del -1,0% rispetto al periodo gennaio-giugno 2015, arrivando a quota 1.828 milioni di euro, ed il dato peggiore sia rispetto al dato toscano (+0,9%) che a quello nazionale, rimasto stabile nel periodo.
Gli andamenti provinciali appaiono diversificati, con incrementi significativi per Firenze, Prato e Pistoia, seguite da Pisa. Stabile Grosseto, mentre scendono le vendite all’estero per le altre province, con Arezzo, Livorno e Massa Carrara che mostrano le maggiori difficoltà.
Guardando alle aree di destinazione, la flessione dell’area euro (-1,7%) ha trascinato in negativo le vendite all’estero verso l’Europa (-1,3%); sono diminuite anche le vendite verso il continente americano (-0,9%) per il negativo andamento del mercato sudamericano (-31,8%), mentre l’America settentrionale è cresciuta del +36%. Sono rimaste in negativo le vendite verso Asia (-1,5%) e Oceania (-7,2%), mentre l’Africa fa segnare un incremento del +10,9.
Sul fronte delle importazioni lucchesi si è registrato un segno positivo per gli acquisti dall’estero dell’industria metallurgica (+152,3%, 64 milioni di euro in più del 2015) che prosegue nell’acquisto di ingenti quantitativi di metalli, in particolare rame e altri minerali (+194,5%), per le difficoltà attraversate dalla produzione locale, dell’industria chimica e farmaceutica (137 milioni, +2,7% rispetto ai primi sei mesi del 2015), della fabbricazione di materiale elettrico e meccanica di precisione (+9,1%) e della gomma e plastica in espansione del +25,2%.
Prosegue invece la contrazione degli acquisti dall’estero per l’industria cartaria, primo settore provinciale per import con acquisti dall’estero per oltre 323 milioni di euro, che fa segnare una flessione del -4,4% nel periodo, in particolare per gli acquisti di pasta da carta, carta e cartone.
Scendono del -24,3% le importazioni dell’industria alimentare (126 milioni di euro), per la flessione degli acquisti di olii dall’estero (-27,5%), come effetto del ritorno a una situazione di normalità dopo il negativo andamento della raccolta olearia 2014-2015.
In lieve diminuzione anche gli acquisti della meccanica (-3,6%), del cuoio e calzature (-2,0%), del tessile e abbigliamento (-11,3%) e dei prodotti agricoli, della caccia e della pesca (-1,3%); più elevate le contrazioni per l’industria lapidea, che fa segnare un calo degli acquisti dall’estero del -23,1%, e per la cantieristica (-41,0%).
Nel primo semestre le importazioni complessive a Lucca sono scese del -1,5% rispetto ai primi sei mesi del 2015 arrivando a sfiorare il miliardo di euro (993 milioni), nonostante la dinamica regionale risulta migliore (+1,5%) anche se in rallentamento rispetto al primo trimestre dell’anno, mentre a livello nazionale il calo degli acquisti dall’estero arriva al -2,9%.
La flessione è determinata dal negativo andamento degli acquisti dall’estero di alcuni tra i principali settori di trasformazione dell’economia lucchese, in particolare il cartario e l’industria alimentare.
In relazione alla provenienza geografica degli acquisti effettuati all’estero dalle imprese lucchesi si registra un incremento solamente per l’Europa (Ue28) e per l’Asia, in crescita rispettivamente del +8,0% e del +11,6%, mentre per le altre macroaree si registrano diminuzioni, in particolare per il continente americano che cede il -12,4%.