Più pratica e più docenti, torna il master della carta

30 settembre 2016 | 12:06
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Più pratica e più docenti, torna il master della carta

Cambia volto e si internazionalizza il master sulla carta dell’Università di Pisa: al via da novembre, a Lucca, la quattordicesima edizione con un programma profondamente rinnovato che mira ad una formazione avanzata e completamente in lingua inglese. Il nuovo format è stato presentato questa mattina (30 settembre), a Palazzo Bernardini, dall’amministratore di Celsius Vittorio Armani, dal direttore di Confindustria Claudio Romiti, dal professore Marcello Braglia, direttore del Master e dai rappresentanti delle imprese coinvolte.

“Cambiano radicalmente la logica e l’impostazione – ha spiegato Armani – è una sorta di anno zero. Abbiamo coinvolto direttamente le aziende del territorio per avere gli input in ordine ai cambiamenti. Il raccordo con le aziende comporta anche la messa a disposizione di propri tecnici che si alternano ai docenti universitari per lo svolgimento del master stesso: un’impostazione che ci diversifica nel panorama nazionale”. Il master in ‘tecnologia e gestione dell’industria della carta e del cartone’, rinnovato anche nel nome, prevede una frequenza annuale, per un totale di 60 cfu e ha ottenuto la certificazione Iso 9001 di qualità. Il piano di studio a partire da questo anno accademico sarà modulato sulle richieste delle aziende, mentre si amplia il corpo docente per estendere la rappresentanza delle industrie. “Il master – ha dichiarato Braglia – prova a fare un balzo di qualità seguendo nuove linee guida. Il fatto di impartire lezioni in inglese non è una cosa banale: l’internazionalizzazione del lavoro in questo settore è fondamentale. Uno degli obiettivi è attrarre non solo italiani, ma anche studenti esteri, dalla Scandinavia, dall’Olanda, dalla Germania: tutte università con indirizzi nel settore cartario. Qui si fanno studi impiantistici, vi sono competenze diffuse sul territorio, il che non è così frequente. Oltre alla rivisitazione dei programmi è cambiata anche la filosofia del corso: non vengono più fornite competenze di base, che devono già essere acquisite, in modo da poter dedicare molte più ore alla formazione avanzata”. Il corso è riservato unicamente ai neolaureati in ingegneria e ai neoassunti nelle aziende: la classe sarà composta da un minimo di 8 e un massimo di 30 persone. Proprio per consentire l’accesso anche ai lavoratori le lezioni si terranno nei giorni di venerdì e sabato, alternando la didattica tradizionale a lezioni in azienda. Ad arricchire il programma saranno inoltre seminari ed incontri tematici aperti anche all’esterno. Per gli impiegati delle aziende è inoltre prevista la possibilità di partecipare a singoli moduli, pur non seguendo l’intero programma. Il valore aggiunto del Master è rappresentato dalle 300 ore di stage nelle industrie su cui si baserà la tesi finale. “Le ore di stage – ha chiarito Romiti – offrono la possibilità di vivere in azienda, di veicolare un passaggio forte di conoscenza fra studente ed azienda. Negli anni passati quasi tutti gli iscritti al master hanno poi trovato collocamento nelle aziende. Oggi il problema è la carenza di personale specializzato: i dati indicano la mancanza di circa 100.000 figure tecniche professionali in Italia”. Negli ultimi anni sono stati inoltre firmati accordi di programma con le Università di Karlstad (Svezia) e di Grenoble (Francia) per consentire scambi didattici fra studenti e docenti e gli organizzatori stanno valutando la possibilità di avviare una collaborazione anche con l’Università di Monaco. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 14 di ottobre, mentre le lezioni avranno inizio a partire dal 4 novembre. La Fondazione Crl mette a disposizione due alloggi gratuiti nel complesso di S.Micheletto per tutta la durata del corso, inoltre sono previste borse di studio: tre in ingresso offerte dalla Fondazione lucchese per l’alta formazione e la ricerca e altre durante lo svolgimento del Master messe a disposizione dalle aziende in base ai risultati. “Il vantaggio è duplice – è intervenuto Tommaso Valente – perché da un lato consente alle imprese di avere risorse umane in grado di integrarsi più facilmente nelle vita aziendale, dall’altro i giovani riescono a trovare quasi immediatamente un’occupazione, salvo demeriti personali, incontrando un percorso di carriera facilitato. Il Master rappresenta una valida occasione per potenziare quello che è un settore chiave per l’economia del territorio”. Il corso è promosso dal dipartimento di ingegneria civile e industriale e dalla Fondazione lucchese per l’alta formazione e la ricerca. Le principali aziende che sostengono il progetto sono: Sofidel, Sca, DsSmith, Lucart, Ecoverde, Toscotec, Fosber, Mondialcarta, Cartografica Galeotti, Lucense, Foedus, Ecolstudio, Recar, Pmcm, A.Celli.

Jasmine Cinquini