Snai, Braccini (Fiom Cgil): “Stop alle pressioni sui lavoratori”

Vertenza Snai, anche il coordinatore nazionale per il gruppo Snai della Fiom Cgil, Massimo Braccini denuncia “pressioni indebite nei confronti dei lavoratori”.
Alla vigilia dello sciopero, indetto dalle Rsu della Fiom ma non da quelle della Filcams, Braccini dice come già avevano fatto alcuni lavoratori, che “a seguito della presentazione del progetto di riorganizzazione del gruppo Snai e della conseguente apertura del tavolo nazionale per gestire a livello di gruppo la crisi che sta attraversando l’impresa, la direzione aziendale non ha mai abbandonato l’idea di tentare di gestire attraverso rapporti diretti e unilaterali con i dipendenti i trasferimenti e gli esuberi, percorso che si è rilevato ovviamente fallimentare”.
“Riteniamo – commenta Braccini – il comportamento aziendale preoccupante e scorretto, che segna anche un profilo di smarrimento nell’idea di gestire il cambiamento. L’imprenditore non è libero di esercitare i suoi poteri direttivi, gestionali ed organizzativi in modo tale da condizionare o influenzare i lavoratori nella loro libertà decisionale, soprattutto in una fase di “crisi”. L’azienda è tenuta all’osservanza dei principi di buona fede e correttezza, in particolare modo nei momenti più delicati e difficili. Qualsiasi percorso che va oltre le normali relazioni sindacali ed il rispetto dei ruoli, abbiamo il dovere di contrastarlo affinché nessun lavoratore subisca pressioni indebite o si trovi da solo ad affrontare situazioni di tali complessità”.
“Nell’incontro previsto per il 10 ottobre – conclude Braccini – ci aspettiamo il definitivo passaggio di fusione societaria, un piano di rilancio e di garanzia definitivo concordato con le organizzazioni sindacali perché il tempo che avevamo a disposizione è concluso”.
Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM gruppo Snai