Lucca, in 10 mesi 5 infortuni mortali. Cgil: “Sicurezza non può attendere”

7 ottobre 2016 | 16:53
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Lucca, in 10 mesi 5 infortuni mortali. Cgil: “Sicurezza non può attendere”

Nei primi dieci mesi del 2016 si sono superati i 1050 morti sul lavoro, 38 solo in Toscana di cui 5 nella provincia di Lucca. Dati impietosi che vengono ricordati oggi (7 ottobre) nella giornata nazionale per le vittime del lavoro dalla segretaria della Cgil di Lucca, Mariarosa Costabile.

“La percentuale di lavoratori ultrasessantenni che sono morti sui luoghi di lavoro in questi nove mesi del 2016 – osserva – sono il 29,1%, percentuale aumentata notevolmente dall’entrata in vigore della Legge Fornero. Analizzando questi dati si nota che il complicato processo di flessibilità e di precarietà che il mercato del lavoro ha subito in questi anni ha reso peggiori le condizioni di lavoro. Si vive di precarietà e si muore di lavoro ovunque, nelle fabbriche, nei cantieri,nelle cave, nelle campagne. Nonostante l’avanzamento della nostra società esistono gravi situazioni di precarietà in tema di sicurezza sul lavoro, troppo spesso si individuano le responsabilità unicamente in capo al lavoratore,dimenticandoci che spesso è costretto a lavorare in pessime condizioni sotto ricatto occupazionale. La normativa vigente in materia è sicuramente la più rigida d’Europa ma rimane tale solo sulla carta, basti pensare che per l’istituzione del sistema informativo nazionale per la prevenzione abbiamo dovuto aspettare ‘solo’ 8 anni. Riteniamo che non sia più rimandabile la diffusione di una cultura della sicurezza e della prevenzione, che si può raggiungere attraverso una diffusione concreta e continua di informazione e formazione a partire dalle scuole e, non può prescindere dalla costruzione di una responsabile cultura di impresa così come scritto nel secondo comma dell’articolo 41 della Costituzione”.