
Innovazione e sostenibilità. Sono queste le parole chiave di Lucense, e in particolar modo del Centro qualità carta (Cqc), l’unità operativa della società pubblico-privata che sul territorio svolge attività di ricerca industriale, sviluppo, trasferimento tecnologico e divulgazione. Una realtà, quella del Centro qualità carta, che ha festeggiato 25 anni di esistenza con la partecipazione al Miac, la mostra dell’industria cartaria, un’occasione per presentare in un contesto internazionale le proprie competenze e i servizi offerti alle imprese della filiera. Ma soprattutto, come sottolinea il nuovo presidente di Lucense, Giovanni Gambini, un’occasione per essere ancora più vicino alle aziende cartarie nei loro processi di innovazione e crescita.
È per questo motivo che il laboratorio, negli ultimi anni, ha potenziato la dotazione di strumenti di misura e apparecchiature di prova, oltre che l’organico del personale, con particolare attenzione ai comparti del tissue e dell’imballaggio, per i quali il distretto lucchese è leader a livello nazionale, specializzandosi nelle attività di sperimentazione e test per l’ottimizzazione dell’uso delle materie prime e del riciclo. L’obiettivo della sostenibilità, infatti, sta spingendo le aziende cartarie a produrre carte che, a parità di prestazioni, richiedano un minore utilizzo di materia prima: ecco perché servono più conoscenze dei materiali, dalle fibre di cellulosa al prodotto finito, e quindi più misure, più analisi e più sperimentazione, che il Centro qualità carta porta avanti anche attraverso servizi di aggiornamento tecnico per il personale qualificato, con un programma di corsi brevi, specialistici, che si svolgono nella sede di Lucense.
Sul fronte della ‘finanza per l’innovazione’, inoltre, l’attività del Centro qualità carta è coordinata con quella dell’ufficio ricerca e sviluppo di Lucense: un binomio fondamentale per individuare le migliori opportunità di finanziamento ed elaborare progetti e programmi di ricerca e innovazione insieme alle imprese. Solo nell’ultimo biennio, infatti, Lucense ha ottenuto l’approvazione di tre importanti progetti per il settore cartario, due su bandi regionali e uno su bando europeo, che prevedono investimenti per oltre 7 milioni di euro, e contributi a fondo perduto che variano dal 30 al 60 per cento.
“Sono da pochi mesi alla guida di Lucense – commenta il presidente, Gambini – Ho trovato una società, che è anche organismo di ricerca, dinamica, con personale molto qualificato. Per quanto riguarda in particolare l’attività nel settore cartario, ritengo di dover proseguire il lavoro sia nella dimensione europea, che in quella locale: dimensione europea di Lucense confermata anche dalle certificazioni ottenute. In particolare mi preme sottolineare la presenza del Centro qualità carta all’interno del circuito Cepi (Associazione industrie cartarie in Europa), con il ruolo di “laboratorio qualificato” e il suo accreditamento da ilac-Mra Accredia: entrambi gli enti attestano le competenze, la qualità e l’affidabilità delle attività di prove svolte dal Cqc. Altrettanto importante è che Lucense, in questa fase di impostazione delle politiche regionali per l’innovazione a favore dei distretti, che interesseranno il periodo 2014-2020, continui a svolgere un ruolo di coordinamento delle imprese e degli enti territoriali, e di affiancamento al Comitato di indirizzo del distretto tecnologico cartario regionale”.