Vertenza Kme, Uilm: “Voteremo sì all’accordo”

18 ottobre 2016 | 13:37
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Vertenza Kme, Uilm: “Voteremo sì all’accordo”

Accordo Kme, la Uilm voterà sì al referendum del prossimo 20 ottobre. Questo il mandato ricevuto dai vertici del sindacato dopo le assemblee che si sono tenute durante la trattativa.
“Il segnale ricevuto – dice Giacomo Saisi, segretario Uilm Toscana Nord – è stato molto chiaro, anzi direi cristallino ovvero quello di ricercare un intesa con l’azienda che tuteli i diritti dei lavoratori e rispetti l’accordo del 22 giugno. Con questa consapevolezza abbiamo sottoscritto l’ipotesi d’accordo che riguarda una parte del punto 2 dell’accordo 22 giugno sulla gestione degli esuberi, che come abbiamo detto fin dai primi incontri con l’azienda resta subordinato all’approvazione dei lavoratori”.

“Tutti e sottolineo tutti – spiega Saisi – eravamo a conoscenza che ci sarebbero stati degli esuberi di personale e che una parte di questo sarebbe stato messo al massimo degli ammortizzatori sociali. Unitariamente durante la trattativa abbiamo respinto con forza l’idea dell’azienda di mettere un numero di lavoratori fissi a casa, quindi abbiamo avanzato la proposta di gestirli con la Social Valley riproponendo una parte del progetto nato in contemporanea nella discussione di riconversione dello stabilimento ad agricoltura idroponica. Abbiamo aperto una trattativa a livello di sito per l’attuazione di questi percorsi formativi volti a una riqualificazione e polivalenza professionale. In questa discussione non dovevamo fare un piattaforma rivendicativa e strappare chi sa quali conquiste, ma avevamo il dovere di raggiungere un’intesa che cercasse di tutelare i lavoratori prima, durante e dopo il percorso formativo”.
Ma cosa succederà alla fine degli ammortizzatori sociali? “Tutti i lavoratori che non riusciranno a trovare una ricollocazione definitiva in questo nuovo progetto – dice saisi torneranno in fabbrica nel ruolo precedentemente svolto e con tutti gli altri parteciperanno alla gestione della situazione vigente. Sicuramente non c’è da cantar vittoria per un accordo che prevede delle misure alternative alla gestione degli esuberi, siamo tutti d’accordo che la miglior gestione degli ammortizzatori sociali sarebbe quella di far ruotare i lavoratori, ma bisogna anche ammettere che effettuando la rotazione dal 2013 al 2016 gli esuberi a Fornaci di Barga sono passati da 175 a 275 ricordando che non sempre in Kme  è stata attuata la rotazione. Abbiamo fatto la scelta giusta? E’ presto per dirlo ma sicuramente abbiamo agito nel pieno rispetto dei lavoratori e degli accordi sottoscritti unitariamente. Crediamo che il progetto Social Valley sia un idea con delle grandi potenzialità e soprattutto una grande opportunità di occupazione, sicuramente da seguire con grande attenzione e interesse”.