Fiom: “No a svuotamento della sede Snai di Porcari”

19 ottobre 2016 | 11:16
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Fiom: “No a svuotamento della sede Snai di Porcari”

La notizia dell’ufficialità della fusione di Snai e lo spostamento della sede sociale a Milano, da Porcari, non ha lasciato indifferenti i sindacati. 
Massimo Braccini, coordinatore nazionale della Fiom per il gruppo Snai annuncia battaglia: “Al tavolo nazionale di trattativa aperto ormai da mesi con il gruppo Snai – dice Braccini – non era mai stato evidenziato nessun spostamento di sede sociale, mentre invece avevano annunciato che si sarebbero apprestati a stipulare l’atto di fusione per incorporazione delle varie società entro i primi giorni di novembre. La Snai continua, in una fase delicata dove hanno annunciato 95 esuberi complessivi su circa 700 dipendenti nel gruppo, a portare avanti un’idea di gestione unilaterale del processo di riorganizzazione”.

“Il piano presentato alle organizzazioni sindacali – dice Braccini – mette in evidenza lo stato della situazione del gruppo, le condizioni debitorie, i vari spostamenti di sede del personale che ad avviso dell’azienda andavano effettuate, alcune lavorazioni che dovrebbero essere diversamente gestite o spostate in altre località, interventi sui fornitori, i risparmi che intendono effettuare che comunque sono collegati anche ad un pesante ed inaccettabile esubero di personale. Questo tuttavia non si configura come un vero e proprio piano industriale, appare più come un indirizzo di intenti. Nel frattempo l’azienda invece sta riorganizzando e preparando un terreno che non ci convince”.
“Il cambio di sede sociale – commenta il sindacalista – denota comunque un messaggio politico che va letto nella sua interezza. Dal 9 novembre siamo chiamati a discutere ed a misurarci con l’azienda sugli ammortizzatori sociali da utilizzare riguardo la gestione della crisi, all’ultimo incontro però anche su questo aspetto abbiamo registrato una diversità di impostazione, ma soprattutto dovremmo definire quello che sarà la Snai dei prossimi anni, quali funzioni saranno svolte in ogni sede, quale riordino ed organizzazione del lavoro, gli investimenti e le misure che possono determinare il rilancio dell’impresa e dell’occupazione, ben sapendo che non permetteremo lo svuotamento e la conseguente chiusura di nessuna sede oggi esistente”.

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