
Cala il sipario, si spengono le luci. Lucca, dopo cinque giorni di festa vera per l’edizione “gold” si appresta a ritornare ai suoi ritmi normali e alle sue normali dinamiche. Un’edizione, quella di Lucca Comics and Games 2016, che non può che essere promossa. Decisamente di più i pro rispetto ai contro dell’organizzazione e della logistica.
Ha funzionato, infatti, la scelta di differenziare le corsie di entrata e di uscita dalle porte cittadine, con ingressi dedicati ai possessori di biglietto e ai residenti. Particolarmente azzeccata anche la scelta di non ingolfare la sortita che porta al padiglione dei Comics, aperta solo in uscita dalla città o per le uscite dal padiglione verso la città. Non si sono create, così, quelle file interminabili di persone che, in sensi contrari, cercavano di attraversare le mura urbane. Ha funzionato la sicurezza. L’allarme era sicuramente alto e non solo per furti e borseggi, eppure tutto, e il merito è anche del “popolo dei Comics” è filato liscio. Al di là delle ordinanze, al di là dei controlli, il pubblico che movimenta una manifestazione del genere è, infatti, generalmente educato e rispettoso degli spazi e dei luoghi, almeno quando si tratta di passeggiare nel centro storico e di visitare i padiglioni.
Ha retto anche il decoro della città. La raccolta rifiuti notturna (sarebbe possibile mutuarla anche nella normalità?) ha permesso di presentare ai visitatori una città pulita e senza sbavature. E i tanti cestini piazzati in centro, anche se per una volta ci si è dovuti dimenticare della raccolta differenziata (nonostante le indicazioni presenti su qualcuno dei cestoni piazzati in punti cruciali del centro), hanno invogliato i presenti a non disperdere i rifiuti per terra. Ha funzionato, sostanzialmente, considerati i numeri, la viabilità. Memori di ingorghi storici negli anni e nei decenni precedenti, che rendevano impraticabili per ore le arterie di Sant’Anna, San Concordio e Borgo Giannotti, tutto si è svolto, soprattutto nei giorni clou, in un clima di disagio contenuto. E non è stato neanche necessario ricorrere troppo spesso alla chiusura di viale Europa, se non a fasi alterne per indirizzare le auto al Polo Fiere.
Certo, ci sono state anche delle cose che non hanno funzionato e che andranno riviste per la prossima edizione, anch’essa destinata a durare cinque giorni. Fra questa la scelta di collocare al Polo Fieri un’altra serie di eventi dedicata agli youtuber che non solo non ha decollato ma che rischia di avere degli strascichi per l’organizzazione.
Consueti problemi si sono riscontrati anche nel deflusso dalla città verso i treni. La sola passerella di San Concordio non basta a ricevere il grande afflusso di folla nei momenti caldi della partenza dei treni per Firenze e blocca in due gli spostamenti da una parte all’altra dei binari.
Non ha funzionato, infine, il sistema dei parcheggi. La sosta selvaggia non è solo un problema di senso civico o di maleducazione ma anche, in alcuni casi, un segnale di esasperazione di chi, dopo inutili giri, ha trovato ovunque cartelli con scritto “completo” o in chi, pur avendo trovato posto in parcheggi distanti dal clou della manifestazione, non se l’è sentita di affrontare lunghe code per le navette (poche) che avrebbero dovuto fare la spola costantemente verso piazza della Pace.
In ultimo il punto dolente, quello dei temporary store. Seppure è impossibile stigmatizzare un fenomeno che, secondo le normative vigenti, è pienamente legittimo, è evidente che la questione, come ha avuto modo di dire l’assessore Raspini a margine della cena di gala del primo giorno, è legata a doppio filo con la sostenibilità della manifestazione. “Lucca Comics and Games funziona – dice – finché ci sono persone che sono disposte a pagare per avere gli stand all’interno della fiera. Se passa il messaggio che ci sono spazi per poter aprire negozi temporane in città, con ben altra rigidità rispetto ai banchi all’interno dei padiglioni l’evento è destinato a svuotarsi e, potenzialmente, a finire. Bisogna stare molto attenti. E per questo, finita la manifestazione, proporrò un tavolo di confronto fra tutti gli attori cittadini per vedere come affrontare per il futuro questa questione”.
Intanto tutti fanno bilanci, si contano gli incassi, si pensa già al 2017 per la prima edizione dell’era Vietina. Di certo c’è che Lucca risplende grazie ai Comics e i Comics sono diventati grandi, anzi grandissimi grazie a Lucca. Per un binomio che, al di là di ogni possibile critica, è destinato a rinsaldarsi sempre di più.
Enrico Pace