Ammortizzatori Snai, Fiom coinvolge parlamentari e enti

22 novembre 2016 | 14:10
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Ammortizzatori Snai, Fiom coinvolge parlamentari e enti

Fare chiarezza al più presto con l’Inps sugli ammortizzatori previsti per Snai, dopo la fusione con Cogetech, e coinvolgere in questo delicatissimo percorso le istituzioni, dai parlamentari, fino alle Regioni e ai Comuni. E’ questo l’obiettivo di Fiom Cgil, che all’indomani dell’incontro con i vertici dell’azienda a Roma (Leggi) ha scritto una lettera all’onorevole Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera, agli assessorati al lavoro dei Comuni di Porcari, Roma e Milano e alle Regioni Toscana, Lazio e Lombardia chiedendo un interessamento diretto alla delicata vertenza Snai. Ad annunciarlo è il segretario regionale della Fiom, delegato al tavolo nazionale per la gestione della crisi dell’azienda, Massimo Braccini.

L’iniziativa segue alla firma del verbale d’incontro, al termine della riunione di ieri, tra azienda e sindacati in cui le parti si impegnano ad attivarsi congiuntamente con l’Inps per la definizioni degli ammortizzatori sociali che verranno assegnati a Snai in caso di apertura della procedura per gli esuberi – che per ora, in vista di ottenere chiarezza e garanzie per i lavoratori, resta congelata. I sindacati si sono impegnati anche a sospendere ogni tipo di pregiudiziale sul tipo di ammortizzatore sociale che dovrà essere applicato, la cui discussione avverrà soltanto dopo il chiarimento con l’Inps.
“Chiediamo l’impegno delle istituzioni tutte, dai massimi livelli fino ai singoli Comuni del territorio – spiega Massimo Braccini -, perché la questione aperta con l’Inps deve essere al più presto chiarita e l’azienda deve essere aiutata a gestire e superare questa crisi. E’ impensabile, infatti – aggiunge – che vi possano essere dubbi sugli ammortizzatori sociali per i lavoratori che da oltre 15 anni hanno un contratto del settore metalmeccanico e per i quali i contributi risultano versati”.
A far sorgere dubbi è stato un primo contatto intrapreso da Snai con l’Inps, immediatamente dopo la fusione: del caso si è parlato già ieri nel corso dell’incontro con i sindacati a Roma, che immediatamente hanno chiesto di agire unitamente per sciogliere il nodo. “L’azienda continua ad operare con la maggior parte dei lavori con il contratto dei metalmeccanici – ricorda Braccini -, per cui non debbono sussistere dubbi. Ci auguriamo che questo passaggio venga chiarito con l’apporto di tutti. Abbiamo chiesto un confronto congiunto con l’Inps in modo da dissipare tutte le nubi”.