Tim, scioperano anche a Lucca i lavoratori

29 novembre 2016 | 08:17
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Tim, scioperano anche a Lucca i lavoratori

Anche a Lucca i lavoratori di Tim si fermeranno domani (30 novembre) per lo sciopero regionale delle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e delle Rsu della Toscana. “Lo sciopero di un’ora e mezzo a fine turno si inserisce nella mobilitazione contro l’azienda che – spiegano le sigle – con mossa unilaterale ha disdetto tutti gli accordi sindacali che interessano le normative e le condizioni economiche dei lavoratori”.

“I lavoratori Tim – spiegano i sindacati – vogliono una azienda efficiente, che risponde alle richieste dell’utenza e della clientela, che sia già Tim o che voglia diventare. Ma questo efficientamento non può passare attraverso la penalizzazione dei lavoratori Tim. Mentre invece sono di fronte a rilevanti emolumenti e premi elargiti alla dirigenza, a partire dall’Ad Cattaneo con un accordo che prevede circa 40 milioni di euro in quattro anni, ad un management con l’obiettivo di tagliare i costi di 1,6 miliardi di euro in tre anni per prendersi 55 milioni di euro di bonus, che ha scelto la strada del caporalato, di rinnegare accordi, sottoscritti, a danno di tutti i sacrifici e delle persone che li hanno fatti, di creare un rapporto quotidiano con i lavoratori fatto di minacce”.
“Non è questo – proseguono i sindacati – che chiedono i lavoratori Tim. Chiedono un vero sviluppo dell’azienda che passi dalla valorizzazione dei suoi dipendenti, valorizzazione sia economica che normativa, uno sviluppo che sappia rispondere alle esigenze della clientela, in tempi rapidi e certi sia sul fronte della manutenzione della rete in rame sia nello sviluppo della nuova rete in fibra ottica. Anche nel territorio della lucchesia i lavoratori Tim sono impegnati nell’assistenza e nello sviluppo delle reti telefoniche e si rendono conto che come Tim possiamo dare di più. Chiedono solo che l’azienda riconosca tale impegno e rinunci alla disdetta di tutti gli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali”.