Cgil, raccolta firme per dimissioni Gullà e Rossi

9 dicembre 2016 | 21:22
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Cgil, raccolta firme per dimissioni Gullà e Rossi

Una raccolta firme per chiedere le dimissioni della segretaria della Filcams Valentina Gullà e di Rossano Rossi, segretario generale della Cgil di Lucca. Una raccolta firme, come spiega Massimiliano Bindocci “per contestare l’uso della giustizia interna per motivi politici e le forzature dei vertici nella scelta dei quadri”. “Le adesioni – spiega Bindocci – dei rappresentanti sindacali della Filcams nei luoghi di lavoro sono in continuo aumento, ad ora sono già oltre venti e delle più importanti realtà produttive della categoria”.

Questo il testo della lettera firmata: “I rappresentanti sindacali della Filcams Cgil di Lucca firmatari della presente protestano e manifestano con questa lettera tutta la rabbia perché martedi 6 dicembre in questa categoria la democrazia sindacale o quella che si vorrebbe millantare per tale, è definitivamente morta, con la benedizione dei centri regolatori della Cgil rappresentati da Rossano Rossi segretario generale della Cgil di Lucca e da Valentina Gullà segretaria generale Generale della Filcams provinciale, eletta dalla base contro certi gruppi dirigenti, ma protagonista di un grande cambiamento”. “Molti rappresentanti sindacali circa un mese fa dopo diverse settimane di intensa attività sindacale – prosegue a lettera – tra cui ricordiamo le vertenze Snai, Morelli, Esselunga, la rinuncia agli aumenti previsti nel contratto collettivo nazionale del commercio, la assurda sanzione a un funzionario della categoria e molte altre cose, dopo aver sollecitato diverse volte invano un direttivo poichè si continuava a prendere decisioni importanti senza consultare il direttivo e contro la maggioranza della segreteria, tra cui la revoca del ruolo di rappresentanti sindacali a tre lavoratori di Snai raccoglievano le firme per convocare una assemblea generale, organo massimo della categoria. A tale assemblea generale della categoria avvenuta il 15 novembre la segretaria Valentina Gullà non si presentava, avvertendo con una mail la mattina stessa e “bidonando” i suoi rappresentanti sindacali, sostenendo che un punto all’ordine del giorno (ordine del giorno noto da 10 giorni) non era formulato correttamente. Dopo questa beffa 39 membri su 59 di tale assemblea presentavano la mozione di sfiducia verso la segretaria generale Valentina Gullà. Si riconvocava la assemblea generale il 6 Dicembre ed a tale riunione si presentava anche il segretario Cgil Rossano Rossi, che la difendeva chiedendo di non votare, dimostrando così semplicemente la assoluta inconsistenza della stessa segretaria e la assoluta mancanza di autonomia. Al momento del voto per evitare la sfiducia, Rossano Rossi sosteneva che il voto avrebbe comportato quasi sicuramente il commissariamento della categoria, sostenendo di fatto l’impossibilità di cambiare segretario, ma anticipando che in tal caso ci sarebbe stato un golpe dall’alto, chiamato formalmente commissariamento. Il motivo? Chi ha presentato la mozione di sfiducia avrebbe usato un motivo non ammissibile. La stragrande maggioranza dei delegati a questo punto abbandonava la sala. Tra l’altro Rossi faceva un riferimento allo stalinismo, forse per spiegare quello che è a nostro avviso un limitato rispetto per le procedure democratiche che con la sua venuta, abbiamo registrato in Cgil, basti pensare che da quando è stato eletto segretario (5 mesi) non si è mai tenuto ne un direttivo anche se lo statuto prevede che siano trimestrali”.
“I sottoelencati membri del direttivo Filcams – chiude la lettera – chiedono le immediate dimissioni di Valentina Gullà è di Rossano Rossi per una forzatura delle più elementari regole democratiche in Cgil. Chiedono che siano i rappresentanti e la base a scegliere i propri quadri, senza che nessuno paventi commissariamenti. Le regole in Cgil dovrebbero servire a salvaguardare gli iscritti che pagano la tessera dai dirigenti sindacali che non si comportano correttamente, e non essere utilizzate dai dirigenti sindacali per impedire che la base si possa esprimere liberamente e scegliere i propri quadri”.
Questi i firmatari della lettera: Sara Nieri (Unicoop S.Anna Lucca), Andrea Dini (Metro Lucca), Sonia Campeol (Mercatone Lucca), Katia Franceschini (Mercatone Altopascio), Amedeo Ercoli e Rossana Guidi (SoFarma Capannori), Emanuele Abbruzzese, Cristina Lazzareschi, Tania Giorgetti (Snai), Roberto Colombini (Esselunga Lucca), Carmela Viatale, Gina Cozzolino e Giuliana Baroni ( Appalti Scuole Lucca Auriga), Grazia Vitarelli (Del Monte), Katiuscia Rossi (Cogea Lucca), Emiliangelo Del Carlo (Ovs Lucca), Antonella Aliberti (Conad Astres Lucca), Manuela Poli (Conad Ladis Gallicano), Daouda Ndoye (Avr Altopascio), Grazia Marangi (Iccs Lucca), Laura Del Medico (Unicoop Tirreno Pietrasanta)