“Marmo”, si presenta a Seravezza la rivista di architettura

La Henraux annuncia la nascita di un significativo progetto editoriale dedicato alla storia e alla cultura del marmo. Venerdì (16 dicembre) alle 17 al teatro delle ex scuderie dei Costanti, nell’area medicea di Seravezza, il presidente della società, Paolo Carli, aprirà l’incontro di presentazione del numero riepilogativo della rivista Marmo, che ha rappresentato, nonostante il limitato numero di edizioni (soltanto cinque: dal dicembre 1962 di Marmo 1 al novembre 1971 di Marmo 5), un aspetto importante dell’attività promossa da Erminio Cidonio nel corso degli anni sessanta del novecento, quando all’Henraux si costituì un polo internazionale della scultura contemporanea. Alla presentazione parteciperanno Aldo Colonetti, Jean Blanchaert, Costantino Paolicchi, Lara Conte e Marco Casamonti.
Affidata all’epoca all’editore Bruno Alfieri e curata dal critico Giuseppe Marchiori e poi, nell’ultimo periodo, da Pier Carlo Santini, la rivista affrontò tematiche di grande attualità riguardanti la scultura, l’architettura e il design, con importanti contributi di indagine e prestigiose collaborazioni. Lo scopo della rivista, precisava Alfieri nel primo numero, era fondamentalmente quello “di creare una piattaforma di cultura moderna, non settaria, internazionale, protesa verso il futuro, nella quale possano essere presentate realizzazioni moderne di artisti, architetti e designers, in qualsiasi materiale, purché vagliate attraverso il filtro della critica d’arte e della tecnica”. La rivista aveva anche il compito di rilanciare sui mercati internazionali il marmo come materia nobile per eccellenza, superando la ripulsa verso questo materiale che negli anni del secondo dopo guerra era divenuto “il simbolo delle dittature che lo avevano avvilito nel monumentalismo retorico e vuoto delle loro follie architettoniche” (Pier Carlo Santini, prefazione al libro fotografico di Enzo Cei, Cavatori, Cittadella 1993). Oggi, la Henraux, presenta al pubblico un numero straordinario della rivista con, in copertina, uno scatto di Ugo Mulas della scultura realizzata in Henraux da Henri Georges Adam per Chantilly. Nel numero si trovano un corpus significativo di immagini storiche e la riedizione dei contributi più importanti delle cinque edizioni storiche. La rivista è accompagnata dall’introduzione del presidente della fondazione, Paolo Carli, e dai saggi e contributi di Lara Conte, Aldo Colonetti e Gigi Colin. La presentazione del progetto e la prima nuova pubblicazione di Marmo è anche l’annuncio della ripresa, a partire da aprile 2017, della pubblicazione a cadenza annuale.