I dimissionari del dirittivo Cgil: “Noi stiamo con Bindocci”

Il gruppo di delegati dimissionari membri del direttivo della Cgil e della Filcams Cgil di Lucca esce allo scoperto e attacca i vertici del sindaco, soprattutto dopo il caso riguardante Massimiliano Biandocci, che si è messo da parte denunciato che la dirigenza voleva farlo fuori. “Avremmo voluto – si legge nella nota del gruppo – fare un presidio fuori dalla Cgil lunedì perché c’è un direttivo provinciale e contestare i responsabili locali di questi fatti, in particolare i segretari attuali Rossi, Simonetti e Costabile della Cgil, la segretaria Gullà della Filcams ed i due usciti Chiriaco e Profetti che dovrebbero essere presenti”.
“Noi – spiegano – usciamo dalla Cgil ed inviteremo i nostri colleghi a farlo, pur credendo che il sindacato sia importante nei luoghi di lavoro perché i lavoratori da soli sono più deboli ed insieme possono essere più forti. Il sindacato non è altro che un insieme di lavoratori che si organizza. La scelta di Bindocci di esporsi nella Cgl contestandole di essere al servizio di certa politica, contestando le assunzioni in Cgil avvenute negli ultimi tempi nelle varie categorie e servizi fatte con amici e parenti e pretendendo maggiore trasparenza della amministrazione, è stata coraggiosa, e lui per farlo ci ha rimesso il posto di lavoro, trovandosi di fatto licenziato dalla Filcams Cgil di Lucca. Ebbene la risposta del segretario generale Rossi sulla stampa, quando dice al Bindocci che se stava buono non gli succedeva nulla, anzi garantiva lui sono chiaramente il capriccio di qualche oligarca che dimostra il decadimento morale della Cgil o almeno della Cgil di Lucca. Siccome il sindacato lo fanno le persone, noi vogliamo chiedere a Massimiliano pubblicamente di continuare a fare sindacato in altre organizzazioni e che vorremmo continuare ad stare in una organizzazione sindacale con lui, ed invitiamo tutti i lavoratori di buona volontà a riflettere su questa cosa. Dove sono punite onestà e competenza e dove una grande organizzazione sta zitta, invitando solo a stare buoni ed accettare in casa propria quelle ingiustizie che invece dovrebbe debellare nel mondo del lavoro, noi non ci vogliamo stare. Vogliamo un sindacato che contratta, che si confronta e che lotta per noi è con noi, decidendo le cose insieme, forse troppo per la Cgil di Lucca, quindi lasciamo la tessera Cgil per organizzarsi in altri spazi. Perché insieme si è più forti se siamo leali tra di noi”.