Tpl, Mobit ricorre al Consiglio di Stato

20 dicembre 2016 | 16:37
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Tpl, Mobit ricorre al Consiglio di Stato

Il consorzio Mobit farà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha annullato l’assegnazione ad Autolinee Toscane. A dirlo, a Firenze, il presidente di Mobit Andrea Zavanella.

Il concetto esposto dal numero uno del consorzio che contiene al suo interno anche Ctt Nord, l’azienda che ha inglobato la “vecchia” Clap lucchese è legato alle motivazioni della sentenza del Tar che, nell’annullare l’assegnazione definitiva ha invitato entrambi i consorzi a ripresentare le loro offerte riviste e corrette per definire l’assegnazione del servizio in via definitiva. Secondo Zavanella “la perizia che ha portato alla sentenza del Tar – dice – ha rilevato che il metodo usato da Mobit per il calcolo degli indici finanziari è corretto mentre quello di Autolinee Toscane no. La sentenza, però, non ha definito in vincitore allorché avrebbe dovuto definire noi come vincitori della gara”. Secondo Mobit “il Tar ha riconosciuto che l’offerta economica di Autolinee Toscane è basata su un piano economico finanziario (Pef) che non rispetta le prescrizioni delle linee guida della gara, come rilevato anche dalla relazione di un consulente tecnico (Ctu) appositamente nominato dal tribunale, per quanto riguarda in particolare il calcolo dell’indice di bancabilità. La stessa relazione tecnica afferma che, al contrario, l’offerta di Mobit è corretta. Per questo motivo la sentenza avrebbe dovuto riconoscere Mobit come legittima affidataria della gara”. Da qui la decisione di rivolgersi al Consiglio di stato perché, “la sentenza ha finito, paradossalmente, per disporre l’esclusione dell’offerta di Mobit” perché “il collegio giudicante, pur riconoscendo valide le valutazioni fatte dal consulente tecnico nella sua perizia, di fatto non le ha applicate nella sentenza”.
Per Mobit inoltre, Autolinee Toscane, facenti capo al gruppo francese Ratp, non avrebbe neanche potuto partecipare alla gara sulla base della normativa nazionale, in particolare la legge Burlando, e di quella europea.
Zanella ha auspicato che “il Consiglio di Stato faccia presto e che entro l’estate, o a settembre, si arrivi in fondo a questa vicenda, in modo che entro la fine prossimo anno la Toscana abbia un nuovo gestore del trasporto locale. Mi auguro che il ricorso porti buon senso da tutte le parti che è il modo migliore per evitare ulteriori confusioni su questa vicenda”. Quanto alla richiesta avanzata dalla Regione Toscana ai due concorrenti di presentare semplicemente un nuovo Pef in modo da procedere con l’assegnazione della gara, Zanella ha sottolineato che “la nostra offerta è corretta e un’altra gara non serve perché l’unico vincitore è Mobit. Chiedere una nuova Pef senza rifare un’offerta economica complessiva mi sembra che sia una interpretazione non corretta della sentenza del Tar. Inoltre questa sarebbe una procedura nella quale possono vincere solo i francesi”.
E intanto i Comuni continuano a spendere milioni di euro per l’esercizio provvisorio.