Imt e Fondazione Monasterio insieme per la ricerca biomedica

22 dicembre 2016 | 12:41
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Imt e Fondazione Monasterio insieme per la ricerca biomedica

Una stretta di mano seguita da un lungo applauso per celebrare un’unione all’insegna della ricerca e dell’innovazione. E’ stata firmata questa mattina (22 dicembre) alla sede della Imt Alti Studi di Lucca la convenzione tanto attesa tra la scuola e la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, l’ente pubblico che oltre ad interessarsi della gestione e dello sviluppo delle attività sanitarie si occupa di ricerca e di nuove tecnologie. Un binomio perfetto, quello tra Imt e Fondazione Monasterio, nato soprattutto per potenziare la ricerca nell’ambito delle neuroscienze, della biomedica e della bioingegneria.

“Oggi per noi è un giorno molto lieto perché firmiamo la nostra prima convenzione – dice il direttore di Imt Pietro Pietrini – Ringrazio di cuore il lavoro del qui presente direttore della Fondazione Luciano Ciucci e del suo team di docenti e ricercatori. Con questa convenzione – continua – la scuola Imt intende aprirsi in modo di avere uno scambio biunivoco con una fondazione che rappresenta un’eccellenza nella ricerca e nel campo biomedico, un campo che da tempo interessa molto alla nostra scuola. Sono felice – conclude – che una struttura così di rilievo con tanti specialisti e ricercatori conosciuti in tutto il mondo sia vicina alla nostra scuola”.
“Sono sinceramente contento di questa convenzione – dice Luciano Ciucci – e sono doppiamente felice perché anche io sono lucchese. La collaborazione con Imt per noi è un motivo di grande orgoglio, va avanti ormai da tempo ma consolidarla con questa convenzione per noi è molto importante. Oggi – continua – chi vuol far buona ricerca deve essere aperto, le collaborazioni tra più enti sono molto importanti. I giovani sono il futuro del nostro paese e per questo abbiamo il dovere di fargli crescere”.
Durante la presentazione dell’accordo è stato ricordato con affetto anche Luigi Donato, ex direttore della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio.
“Una grande persona per cui provo molta stima”, dice il direttore di Imt, ricordando quanto questo “grande maestro” sia stato fondamentale non solo nella storia della Fondazione ma anche nella sua vita.
Le diverse attività sperimentali sviluppate alla scuola Imt, dalle neuroscienze all’ingegneria, passando per i settori dell’informatica, del data management e dello sviluppo delle reti, con la convenzione avranno modo di essere applicate in ambito clinico, grazie anche alle strutture e strumentazioni medicali di cui la Fondazione è in possesso e che saranno messe a disposizione dei ricercatori di Imt. La convenzione faciliterà anche la formazione di ricercatori specializzati nell’impiego di tecniche all’avanguardia nello studio del funzionamento cerebrale (come, per esempio, l’impiego di metodologie avanzate di risonanza magnetica nucleare nello studio delle sfere cognitiva e vegetativa) e della sua interazione con altri organi, in particolare con il cuore.
La collaborazione, però, non si limiterà solo alla ricerca: le due istituzioni, infatti, lavoreranno fianco a fianco anche a livello didattico con seminari e conferenze che si terranno nel Campus della Scuola dove proprio nell’anno accademico in corso è stato attivato il curriculum dedicato alle neuroscienze cognitive e sociali.

Giulia Prete