Feste, pochi affari nei locali. Sorridono gli alberghi






Troppa burocrazia, meno clienti e poche agevolazioni: è quasi unanime il coro che si leva tra albergatori e ristoratori oggi (2 gennaio), subito dopo le feste. La sensazione è che si potrebbe e si dovrebbe fare di più per rendere Lucca maggiormente appetibile, anche se non mancano alcune ‘isole felici’ dalle quali filtrano ottimismo e soddisfazione.
Stupisce, in particolare, la grande eterogeneità di spunti che provengono da coloro che il Natale ed il Capodanno lo passano quasi sempre al lavoro e che, per tutto il resto dell’anno, avanzano critiche costruttive e soluzioni.
La prima? Un vertice tra i commercianti lucchesi, settimana prossima, per stabilire modi e forme di azione per il 2017: a rivelarlo è Andrea Cordoni, del Caffè del Mercato. “Ci riuniremo – commenta – per cercare di invertire una tendenza che non ci piace. In queste feste abbiamo notato una minor affluenza nel centro storico: meno lucchesi, ma anche meno turisti. Bisognerebbe pubblicizzare meglio la città ed invogliare la gente a venire, con eventi nuovi, diversi da quelli che stanno solitamente in cartellone. Non solo: serve che il Comune ci venga incontro, concedendo più agevolazioni per l’utilizzo del suolo pubblico e per gli spettacoli dal vivo in genere, specialmente quelli musicali. Invece spesso ci troviamo a lottare contro lungaggini e burocrazia”. Un altro tema annoso, toccato da Cordoni, è quello che riguarda la ‘movida’: “Cerchiamo di trovarci d’accordo con i residenti nel centro storico – prosegue – perché la gente la attiri proponendo più serate diverse, con intrattenimento musicale. Noi possiamo smettere prima: a Natale abbiamo chiuso la musica alle 11, nel rispetto di tutti. Oltre a questo, servirebbe di animare la città con più spettacoli di cabaret, lirica e quant’altro: gli spazi anche d’inverno, tra i fondi del Comune e le chiese sconsacrate, certamente non mancano”.
Di un minor via vai parla anche Helen Cordoni, della pasticceria Pinelli: “In queste festività – osserva – è passata molta meno gente. Sono rimasti invariati soltanto gli ordini che soltamente riceviamo. Cosa fare per il 2017? Sicuramente agevolare l’accesso al centro, magari cominciando ad abbassare il costo dei parcheggi. Le iniziative ci sono, ma bisognerebbe pubblicizzarle di più”.
Tra i ristoratori il tarlo principale resta però l’ostacolo burocratico, unitamente alla ‘nuova concorrenza’: è il caso, ad esempio, della ‘Ristorante Pizzeria da Francesco’ che ha la sua sede in corte Portici da ben 31 anni. “In realtà – commenta la titolare Sara Giannini – la minor affluenza nei locali come il nostro è dettata anche dalla maggiore concorrenza. Ci avevano detto che dal 2016 non avrebbero rilasciato più nuovi permessi – prosegue – e invece adesso hanno rimandato alla fine del 2017. Questa strada è piena di ristoratori: spuntano come funghi”. Oltre a questo, vengono lamentate anche disparità di trattamento: “Davanti al mio locale – continua Giannini – è un continuo via vai di auto e furgoni. D’estate, quando i clienti mangiano fuori, è un caos. Ora invece ci ritroviamo i mezzi della Misericordia parcheggiati davanti: li hanno spostati da piazza San Salvatore per metterli qui, perché forse pensano che si vedano di meno. Oltre a questo, qua ogni giorno parcheggiano abusivamente molte auto e spesso anche dei camioncini che coprono la visibilità del ristorante. Quello che dispiace – conclude – è che in altre vie della città questo non succeda. Consideriamo anche la veranda esterna: mi hanno fatto rimuovere una pedana che era qui dal 1946, mentre altre attività, penso in particolare a Via Elisa, hanno pedane simili senza che nessuno dica niente. Noi lavoriamo onestamente e paghiamo le tasse come tutti: non vogliamo disparità di trattamento”.
Poi c’è il capitolo albergatori: qui, a dire il vero, si propaga un qual certo ottimismo. “Queste feste – commentano dall’albergo La Luna di via Fillungo – ci hanno portato un leggero aumento delle prenotazioni. Durante Natale e Capodanno abbiamo lavorato molto. Sappiamo che Lucca in bassa stagione soffre un po’: il ‘Desco’ ci ha portato clientela, ma il lavoro vero inizia da Pasqua. Ad ogni modo non si è trattato di una stagione malvagia: noi abbiamo deciso di abbassare un po’ i prezzi, per invogliare la clientela, e crediamo che le prospettive per il 2017 possano essere ancora più rosee. Non abbiamo rimostranze particolari: la Ztl funziona bene, ma forse potrebbero essere concessi degli stalli a prezzo agevolato in piazza Santa Maria, per i turisti. Tra l’altro, abbiamo notato un deciso cambio di tendenza: almeno il 65%, in queste feste, erano italiani”.
Soddisfazione e qualche proposta giungono poi anche da Palazzo Alexander, all’angolo tra via santa Giustina e via Gallitassi: “L’affluenza è stata nelle aspettative – commenta il titolare Mario Maraviglia – con un buon movimento di turisti, che hanno lasciato commenti molto positivi sulla città. Un plauso va, in particolare, a chi ha deciso di tenere aperto Palazzo Mansi durante le feste: con il freddo e la pioggia i musei, nella bassa stagione, sono il vero riparo dei turisti, che ovviamente li frequentano prima di tutto per interessi culturali. Ecco: io credo che i musei cittadini dovrebbero essere aperti e fruibili tutto l’anno. Per il resto, dobbiamo ringraziare l’aeroporto di Pisa che, grazie anche agli accordi vantaggiosi delle compagnie, porta ogni anno un grande afflusso. L’accessibilità alla città? A Firenze, ad esempio, si è scelto di spegnere i varchi elettronici per favorire l’accesso, da una certa ora in poi. Per il 2017 mi aspetto che nel complesso della ex Manifattura Tabacchi vengano ricavati parcheggi nuovi, sia per i residenti che per i turisti, in modo da non vedere più mezzi posteggiati dove non dovrebbero. Un ultimo appunto: d’inverno avviene la rimozione totale degli arredi esterni dei bar. Io credo che, per fornire un’immagine completa e più accogliente della città, questi dovrebbero rimanere, ovviamente riscaldati: anche da queste piccole cose passa il cambiamento”.
Paolo Lazzari