Snai, Uilm e Uiltucs: “Presto una risposta dall’Inps per riprendere la trattativa”

Vertenza Snai, anche la Uilm e la Uiltucs intervengono sulla questione: “Riteniamo – dicono i rappresentanti sindacali Giacomo Saisi e Giovanni Sgrò – che gli sviluppi che si stanno delineando riguardo all’inquadramento previdenziale Inps siano da scenario surreale: siamo di fronte ad una azienda come la Snai che da quindici anni versa regolarmente i contributi previdenziali per tutti gli ammortizzatori sociali per l’industria all’Inps di Lucca, anche per i lavoratori inquadrati con il contratto del commercio e, che svolgono attività sul mercato e non meramente di terziario, quindi rimaniamo basiti dalla presa di posizione della sede nazionale dell’istituto che inquadra l’azienda con un codice che non prevede la possibilità di utilizzare ammortizzatori”.
“Vista la storia dell’azienda – proseguono i rappresentanti Uil – riteniamo questa posizione priva di fondamento. Questa titubanza ci preoccupa, perché, se questa decisione fosse confermata e definitiva creerebbe forti problemi nella gestione della crisi e degli eventuali esuberi da dover coordinare. In una situazione del genere, essere privati della possibilità di esperire alcuni ammortizzatori sociali complicherebbe la già difficile situazione; quindi crediamo che i lavoratori abbiano la necessità ma soprattutto il pieno diritto ad usufruire degli ammortizzatori sociali, che, per la Uilm e la Uiltucs dovranno essere i contratti di solidarietà, perché più adatti a rilanciare l’azienda sul mercato del gioco e delle scommesse e perché inclusivi, tali da non escludere completamente i soggetti dalle attività produttive. Essi ci permetterebbero di avere la copertura per un periodo di trentasei mesi (anziché ventiquattro previsti dalla cassa integrazione) in quanto tutti lavorerebbero meno ma il lavoro continuerebbe a coinvolgere tutti e, consentirebbero di provare ad agganciare una possibile ripresa del mercato in un arco di tempo più ampio.
Come Uilm e Uiltucs vogliamo anche mettere in risalto, la forte preoccupazione che c’è sia tra i lavoratori del metalmeccanico che del commercio, per l’evolversi di questa vicenda e, per come l’azienda stia gestendo in maniera unilaterale certe situazioni, le organizzazioni territoriali devono continuare a presenziare e presidiare tutte le attività interne garantendo i diritti di tutti i lavoratori perché questo periodo non si deve abbassare l’attenzione dell’attività quotidiana”.
“Infine – conclude la nota – crediamo che rimanere ancora per molto tempo in questo clima d’incertezza e di stallo sia controproducente sia per i lavoratori che per la stessa azienda. Auspichiamo che nel più breve tempo possibile ci sia una risposta positiva da parte dell’Inps, in modo che, al più presto si possa riconvocare il tavolo di confronto e riprendere la trattativa che porti delle soluzioni per tutte le lavoratrici e i lavoratori”.