Unicoop Tirreno, riprende trattativa. Sospeso lo sciopero

Si è svolto nel pomeriggio di oggi (1 febbraio) un incontro tra Unicoop Tirreno e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Oggetto della discussione il piano di tagli annunciato dalla cooperativa nello scorso incontro del 14 gennaio. In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione, delle assemblee nei punti vendita e della grande attenzione, anche istituzionale, alla vertenza, la cooperativa ha chiesto di incontrare le organizzazioni sindacali a Firenze e nel corso della discussione ha reso nota la propria disponibilità ad approfondire i diversi temi oggetto del piano di ristrutturazione: esuberi, chiusure e cessioni di punti vendita, revoca del contratto integrativo.
In merito agli esuberi la cooperativa ha manifestato la volontà di rivedere il numero e di fare ricorso agli ammortizzatori sociali per avere il tempo di recuperare costi e darsi una prospettiva di ripresa. Sulle chiusure e sulle cessioni di punto vendita invece si è deciso di approfondire le diverse situazioni per poter ridimensionare il numero dei negozi interessati e nel caso di cessione valutare criteri condivisi ad esempio sulla affidabilità degli acquirenti. In provincia di Lucca sono tre i negozi che potrebbero essere ceduti a terzi: Barga, Fornoli, Pieve Fosciana che occupano circa 30 dipendenti e sui quali è viva l’attenzione dei sindacati locali.
“Infine Unicoop Tirreno – spiegano i sindacati – ha fatto dietrofront sulla revoca del contratto integrativo aziendale, rendendosi disponibile ad un confronto per capire su quali voci di costo poter incidere. Pur permanendo una forte preoccupazione rispetto al destino di Unicoop Tirreno, abbiamo valutato positivamente le aperture dell’azienda decidendo quindi di proseguire la trattativa (i prossimi incontri si terranno il 7 ed il 14 febbraio) per verificare se ci possono essere le condizioni per trovare soluzioni condivise. Lo sciopero già proclamato per venerdì 3 febbraio è stato quindi sospeso ma rimane aperto lo stato di agitazione perché qualora la trattativa non dovesse dare i risultati auspicati lo sciopero verrà riprogrammato”.