
Con l’arrivo delle lettere si apre ufficialmente la procedura di mobilità così come aveva annunciato la direzione aziendale di Carrefour, che va a toccare oltre 500 lavoratori e lavoratrici. Nel dettaglio, sono state avviate due procedure distinte: la prima di 279 lavoratori per nove ipermercati tra cui gli ipermercati di Lucca e Massa, la seconda riguarda 239 lavoratori su altri 21 punti vendita e viene confermata la chiusura di tre ipermercati.
Le organizzazioni sindacali hanno indetto le assemblee per affrontare congiuntamente ai dipendenti la vertenza e non si escludono azioni sindacali anche dopo lo sciopero che si è svolto sabato scorso (4 febbraio), annuncia la Uiltucs.
“Il calendario prevede per legge che ci siano 45 giorni di tempo dalle comunicazioni ufficiali al sindacato – osserva Uiltucs, per raggiungere un accordo sindacale sulla mobilità, più altri trenta in sede ministeriale. La Uiltucs Toscana Nord – prosegue la nota – ritiene che la decisione della azienda sia grave ed incomprensibile, alla luce di una seppure leggere ripresa, le organizzazioni sindacali nazionali responsabilmente, nella fase più difficile per Carrefour, hanno gestito la lunga crisi con la rinegoziazione della contrattazione integrativa e la condivisione di misure nell’ambito dell’organizzazione del lavoro. Dopo anni di sacrifici degli oltre 20 mila dipendenti la risposta della direzione aziendale è la dichiarazione di esuberi senza aver presentato un piano industriale ha sancito il fallimento delle strategie rispetto alla situazione di crisi del mercato, a partire della indiscriminata liberalizzazione degli orari di apertura, (365 giorni all’anno 24 ore su 24) l’utilizzo di voucher, di lavoratori interinali, di esternalizzazioni di servizi, a Lucca come a Massa. La Uiltucs per queste motivazioni reputa del tutto inopportuno un’iniziativa che fa pagare ancora una volta e solo ai dipendenti errori scaturiti da scelte dirigenziali sbagliate”.