Snai, bufera Inps. Fiom: non riconoscerà ammortizzatori

Torna alta la preoccupazione dei lavoratori Snai: di fronte ad un piano di esuberi dichiarati, arrivano indiscrezioni che confermano gli ammortizzatori sociali in bilico. A lanciare l’allarme è Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom per la vertenza Snai: “Da indiscrezioni – afferma – ci risulta che l’Inps sia orientata a non riconoscere i codici previdenziali industria e quindi questo aprirebbe scenari pesanti per i lavoratori Snai perché verrebbero a mancare gli ammortizzatori sociali necessari per gestire la crisi”.
“Riteniamo assurdo – aggiunge Braccini – che ai lavoratori Snai possa venire negato il diritto a vedersi riconosciuti la cassa integrazione ed i contratti di solidarietà dopo 15 anni di versamenti nel settore industria. L’azienda ha il dovere di convocare urgentemente un incontro sindacale e spiegare quali indirizzi e azioni intenda assumere nei confronti dell’Inps qualora non fosse riconosciuta la classificazione aziendale dell’industria, visto che compete all’impresa in primis l’eventuale ricorso nei confronti dell’ente previdenziale”.
“Si rende inoltre necessario un incontro urgente al ministero dell’industria – aggiunge Braccini – per chiarire come si intenda far fronte ad una crisi aziendale così complessa e quali strumenti ed azioni si intendano assumere per dare risposte ai lavoratori al fine di evitare i licenziamenti. Appare incomprensibile il motivo per cui l’Inps abbia potuto permettere e riconosca tutt’ora alla Snai di essere assoggettata ai versamenti contributivi e inquadramento previdenziale dell’industria e poi lo vada a negare. Siamo di fronte ad un caso singolare che apre un precedente unico e pericoloso, a cui bisognerà rispondere in qualsiasi forma sindacale, legale e istituzionale, ben sapendo che non permetteremo che alla fine siano i lavoratori a pagare il conto di una palese ingiustizia sociale causata da leggerezze o interpretazioni burocratiche”.