Informatica e sistemi complessi per prevedere i cambiamenti, convegno a Imt

22 febbraio 2017 | 14:37
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Informatica e sistemi complessi per prevedere i cambiamenti, convegno a Imt

Se il futuro non lo possiamo ancora prevedere, possiamo tuttavia provare a simularlo con sofisticati modelli matematici e informatici. Come anticipare crisi economico-finanziarie, cambiamenti climatici, nuove epidemie per prevenirli o gestirne nel modo migliore le conseguenze? Questa la sfida che la scuola Imt Alti Studi di Lucca affronta con la prima conferenza internazionale dedicata alle cosiddette synthetic populations (letteralmente “popolazioni sintetiche”), in programma oggi (22 febbraio) e domani nel Campus universitario di San Francesco, organizzata da Guido Caldarelli e da Fabio Saracco, rispettivamente direttore e membro della Unità di Ricerca Networks della scuola Imt, in collaborazione con il consorzio europeo di eccellenza dedicato alla Global Systems Science (Coegss).

“Per anticipare questi cambiamenti planetari è necessario un approccio integrato tra diverse discipline scientifiche che consente di analizzare enormi quantità di dati nella loro sfaccettata complessità – spiega il professor Guido Caldarelli – Questo è il Global Systems Science, metodo che studia le dinamiche e l’evoluzione della società da un punto di vista multidisciplinare, integrando i sistemi complessi che la caratterizzano, per esempio infrastrutture, processi umani, fenomeni naturali”.
Il convegno lucchese vede informatici, fisici, economisti e medici confrontarsi su queste tematiche, muovendosi tra calcolo a elevate prestazioni (HPC) e scienza dei sistemi globali, sotto la guida di Fabio Saracco.
I relatori sono tutti scienziati di chiara fama provenienti da importanti istituzioni internazionali come l’Università di Zurigo, il Joint Research centre della commissione europea, la Tum di Monaco, l’Università medica di Vienna e il Virginia Polytechnic Institute (Usa). Tra loro, oltre a docenti e ricercatori della Scuola Imt, anche Alessandro Vespignani della Northeastern University di Boston (Usa) e Carlo Jaeger coordinatore del progetto CoeGss e presidente del Global Climate Forum di Berlino (Germania).
Nel suo saluto ai partecipanti, il Direttore della Scuola, professor Pietro Pietrini, ha ribadito come la sapiente integrazione tra discipline tra loro anche molto distanti continui ad essere formula di successo per Imt, come riconosciuto anche dalle recentissime valutazioni di merito del Ministero dell’Università. “Per questo – ha concluso Pietrini – le linee strategiche di sviluppo appena varate prevedono il reclutamento di studiosi con competenze complementari a quelle che già abbiamo. Intendiamo sviluppare al meglio la nostra inclinazione a diventare un centro di pensiero del terzo millennio sulla tradizione delle scuole filosofiche dell’antica Grecia, dove non esisteva compartimentazione tra saperi e conoscenze diverse”.