
L’export manifatturiero di Lucca, Pistoia e Prato nel quarto trimestre 2016 e nell’intero anno 2016. Dopo la brillante partenza del primo trimestre 2016 (+4,8% rispetto allo stesso periodo del 2015), le tre province di Lucca, Pistoia e Prato considerate in aggregato hanno registrato tre trimestri di contrazione tendenziale delle esportazioni manifatturiere: -0,4% nel 2°, -5,0% nel terzo e -2,7% nel quarto. Quest’ultimo dato è stato appena calcolato dal Centro Studi di Confindustria Toscana Nord sulla base dei dati Istat: con questo tassello è quindi possibile tirare le somme dell’intero anno 2016.
Dopo l’ottima performance del 2015 (+8,5% sul 2014), nell’anno 2016 le vendite all’estero di prodotti manifatturieri di Lucca, Pistoia e Prato si sono assestate su una variazione negativa pari a -1,1% sull’anno precedente. A titolo di comparazione, per la Toscana la lancetta si è fermata a +0,8% e per l’Italia a +1,2 per cento.
Per il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi “dopo l’impennata del 2015, assai superiore alla media nazionale, un ripiegamento dell’export dell’area nel 2016 poteva essere messo nel conto. Ha purtroppo contribuito a renderlo più acuto un peggioramento del clima congiunturale a livello internazionale che si è fatto sentire in modo progressivamente più sensibile nel corso dell’anno. In ogni caso oltre alle variazioni è sempre bene ricordare anche i valori assoluti: il manifatturiero delle tre province di Lucca, Pistoia e Prato esporta prodotti per 7,23 miliardi di euro, un dato che rappresenta il 22% dell’export della regione. La nostra area è e resta un pezzo fondamentale del cuore industriale della Toscana che, al di là delle oscillazioni congiunturali, continua a dimostrare una grande capacità di proiezione sui mercati esteri”.
Lucca
L’export manifatturiero lucchese recupera in parte rispetto alla forte contrazione registrata nel terzo trimestre (-12,5% rispetto al terzo 2015) con un -4,4% nel quarto trimestre che porta la chiusura dell’intero anno 2016 a quota -5,6%. Il valore di beni manifatturieri esportati dalla provincia nell’anno trascorso si attesta a 3,63 miliardi di euro. A livello settoriale il -4,1% del quarto trimestre dell’export di prodotti della carta fissa la variazione dell’anno del settore a -1,1%. Ancora in crescita l’export di macchinari e apparecchi che con il +5,1% del quarto trimestre contribuisce a un significativo +9,0% annuale. In flessione l’export alimentare nel quarto trimestre (-3,4%) con una variazione annuale che si colloca a -2,9%. Contrazione nel 4° trimestre anche per il lapideo (-14,1%) che porta i valori esportati nel 2016 praticamente allo stesso livello dell’anno precedente. In recupero l’export della nautica con un +12,8% trimestrale che ferma la lancetta del 2016 a -27,4%. Un dato, questo, molto diverso da quello dell’indagine congiunturale di Confindustria Toscana Nord, che dava -0,7% come variazione della produzione industriale del 2016 rispetto al 2015: una contraddizione solo apparente, però, dovuta alle forti e fisiologiche oscillazioni di un comparto con cicli molto lunghi e inevitabilmente irregolari di produzione, consegna e fatturazione. Contrazione per il settore moda (tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria) con un -21,3% trimestrale che porta il dato 2016 a -11,3%.