Snai, in fibrillazione anche i lavoratori del centro servizi

Anche i dipendenti del centro servizi di Snai a Porcari, settore che occupa circa 70 addetti, sono in fibrillazione, in previsione dell’incontro in programma martedì prossimo a Roma. A ricordarlo è Massimiliano Bindocci, della Uil Toscana Nord (nonché candidato dal M5S per le comunali di Lucca). “All’assemblea, molto partecipata – scrive – è emersa una generale insoddisfazione per la situazione aziendale: nel reparto che fa assistenza alle agenzie prevalentemente per telefono, sono aumentati i carichi di lavoro, ed il personale è stato ridotto. L’azienda dichiara in esubero nel reparto solo il personale delle pulizie (2 addette), ma invece è evidente la carenza di organico, secondo le stime di chi lavora mancherebbero oltre 10 unità per lavorare a ritmi normali ed avere degli standard di servizio accettabili. La programmazione delle ferie non consente di poter mandare in ferie il personale, i permessi sono spesso negati, e poi fioccano pretestuose lettere di contestazione. Questa potrebbe essere una risposta al personale che l’azienda dice essere in esubero negli altri uffici”.
Bindocci ha anche una spiegazione per gli esuberi di cui si parla: “C’è anche da dire che la sensazione – afferma – se il metro è il solito che si tratti di esuberi inventati per logiche finanziarie, che danno risposte ai fondi ed alla borsa. Addirittura nel centro servizi l’azienda ha erogato sotto forma di buoni delle liberalità, ai dipendenti forse più meritevoli, senza aver ne condiviso ne chiarito i criteri con il personale. Questi episodi e la clamorosa decisone di stabilire dei premi alla dirigenza dimostrano l’assoluta assurdità di questa dichiarazione di esuberi, che nata come una operazione di razionalizzazione a seguito di una fusione, sta angosciando le centinaia di lavoratori di Snai Porcari, con i 54 esuberi ancora sulla testa”. All’assemblea, erano presenti Giacomo Saisi e appunto Massimiliano Bindocci che seguono per la Uil e la categoria il settore. L’assemblea ha poi deliberato all’unanimità che se la azienda non troverà oltre le soluzioni generali anche quelle specifiche del Contact Centet, sarà indetta una iniziativa di mobilitazione entro fine mese. “Ė poi necessario – si conclude la nota – che le organizzazioni sindacali recuperino unità di azione, superando certi orgogli, anche perché la protesta non è contro Inps, ma contro la nuova Snaitech”.