Privati e commercianti: sparisce autorizzazione paesaggistica

Buone notizie per privati e attività commerciali che in questi anni sono stati alle prese con il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, documento necessario per lavori di edilizia ma anche ad esempio per la collocazione di tavolini all’aperto di un bar. Dal 6 aprile prossimo una serie di interventi sarà totalmente esclusa dal rilascio di questo documento della Soprintendenza; questo perché entrerà in vigore il decreto del presidente della Repubblica numero 31 del 2017, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della settimana scorsa.
Un decreto che riscrive le procedure per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica semplificata, allargando le attività libere dal nullaosta. Va considerato che prima i tempi per un rilascio potevano andare dai 55 giorni per l’autorizzazione semplificata fino agli 85 per quella ordinaria. Uno snellimento delle procedure che coinvolge anche le attività commerciali. Per queste viene eliminato, ad esempio, l’obbligo di autorizzazione per l’occupazione temporanea di suolo privato o pubblico, con strutture senza opere murarie o di fondazione, per manifestazioni, spettacoli, eventi o per la vendita; questo per il solo periodo di svolgimento della manifestazione, non superiore a 120 giorni nell’anno solare. E ancora via libera senza autorizzazione per installazioni esterne a corredo di esercizi di somministrazione, attività commerciali, turistico-ricettive, sportive o del tempo libero; a patto che si tratti di strutture facilmente rimovibili come ad esempio tende, pedane, paratie frangivento. E infine libertà anche all’installazione di insegne per esercizi commerciali, purchè all’interno dello spazio vetrina. Una semplificazione notevole poi per i lavori nelle abitazioni private. Il decreto svincola dall’autorizzazione della Soprintendenza interventi come opere interne che non alterano l’aspetto esteriore degli edifici, opere di manutenzione e adeguamento degli spazi esterni come marciapiedi, banchine stradali, aiuole. E ancora interventi di manutenzione, sostituzione o adeguamento di cancelli, recinzioni, muri di cinta o di contenimento del terreno. Nessuna autorizzazione neppure per tende parasole sulle terrazze e per la realizzazione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche con dislivello non superiore a 60 centimetri. “Crediamo che questo provvedimento vada finalmente incontro ad una politica seria di sburocratizzazione – spiega la responsabile area lucchese di Confesercenti, Valentina Cesaretti – che può favorire l’economia. Un modo anche per restituire completamente ai Comuni, senza più paraventi, la responsabilità della qualità urbana e la possibilità di favorire la ripresa economica. Tutto questo, per quanto riguarda i settori del turismo e del commercio, alla vigilia della stagione estiva che quindi potrà partire con qualche vincolo e adempimento in meno”.