Uil: “Azione unitaria e condivisa per intervenire sulla vertenza Snai”

Vertenza Snai, Uil, Uilm e Uiltucs annunciano forti iniziative se le condizioni della vertenza non cambieranno: “L’apertura proposta dall’azienda nell’ultimo incontro – dicono Massimiliano Bindocci, Giacomo Saisi e Giovanni Sgrò – ossia la trasformazione volontaria del tempo orario da full time a part time, per ridurre i licenziamenti, da parte di quei lavoratori occupati nei reparti con il più alto numero di esuberi, la riteniamo significativa, ma insufficiente, dobbiamo al prossimo incontro avere la disponibilità a forme di ammortizzatori sociali inclusive in analogia con il contratto di solidarietà cosa che si può fare anche se Inps si ostinasse a negare la possibilità di utilizzo della cassa integrazione straordinaria ed ammettesse solo l’uso del fondo di integrazione salariale. La Fis che ad oggi sembra l’unico ammortizzatore applicabile si puó usare anche con riduzioni orarie senza escludere dal lavoro persone che altrimenti starebbero a casa a zero ore lavorative. Inoltre contestualmente andrebbe avviato un piano di riqualificazione professionale. L’assegno di solidarietà Fis potrebbe andare per un massimo di 12 mesi”.
“C’è poi il tema – proseguono i sindacalisti – della carenza di personale al contact center (almeno 10 unità), che potrebbero essere presi dai lavoratori di Snaitech e andare così a ridurre il numero degli esuberi”.
“La trattativa – concludono dalla Uil – sta per entrare dunque in una fase decisiva, se l’azienda il 21 a Firenze non dovesse dare le risposte che chiediamo dovremo opporci con un’azione unitaria e condivisa. Si deve come organizzazioni sindacali recuperare un’unità di azione e cercare al meglio di portare tutti i lavoratori ad appoggiare le nostre iniziative, condividendo tutti i passaggi e non alimentando tensioni, che in questa fase non porterebbero a niente di buono per tutti i lavoratori. Come Uil, Uilm e Uiltucs riteniamo opportuno coordinarsi prima dell’incontro del 21 perché se non ci saranno i ripensamenti auspicati le iniziative dovranno essere durissime. Uniti ce la possiamo fare”.