Carrefour Lucca, spiragli per gli esuberi

13 aprile 2017 | 16:03
Share0
Carrefour Lucca, spiragli per gli esuberi

Fa passi avanti la vertenza sulla crisi aziendale del Carrefour, e si aprono spiragli sugli esuberi (a Lucca rischiano il posto dieci persone). Nei giorni scorsi si è svolto l’incontro con il gruppo per la gestione della crisi del formato Ipermercati, la definizione dell’accordo inerente le procedure di mobilità in atto e il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Entro fine mese dovrebbe essere raggiunta una intesa sul primo fronte e una ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto. L’obiettivo è quello di individuare “un numero complessivo di esuberi da assorbire e/o ridurre – spiegano le sigle Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs -, ridefinendo nel tempo la struttura qualitativa e quantitativa degli organici dei punti vendita coinvolti (anche in rapporto alle politiche commerciali) anche per il tramite e la concorrenza di diversi “strumenti”. I punti salienti dell’intesa potrebbero essere i seguenti”. Sarà poi estesa a tutti gli ipermercati del gruppo la “possibilità da parte dei lavoratori di accedere all’incentivazione all’esodo a seguito della non opposizione al licenziamento, quale unico criterio della risoluzione del rapporto di lavoro”.

Ci sarà inoltre, spiegano ancora le sigle, la “possibilità a livello territoriale e /o di punto vendita di realizzare accordi per stabilizzare la redditività e l’occupazione. Le intese dovrebbero traguardare la taratura degli organici nell’ambito di una condivisa organizzazione del lavoro, l’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali e l’assorbimento delle ore di lavoro somministrato. Nelle situazioni più critiche, possibili anche intese inerenti la sospensione temporanea, nelle modalità da definirsi e senza alcun automatismo, dei trattamenti economici del contratto collettivo nazionale. Il confronto ha chiarito altresì che, a seguito dell’esodo incentivato, la possibile trasferibilità dei lavoratori potrebbe avvenire solo a seguito della disponibilità avanzata dai lavoratori e di eventuali criteri condivisi da definirsi a livello territoriale”. “L’esito della trattativa – commentano a livello locale Giovanni Sgrò di Uiltucs Toscana Nord e Massimiliano Bindocci di Uil Toscana Nord – dà ragione alle posizione espressa dalla Uiltucs Uil a Lucca, per cui l’esubero non esiste, ed è solo un pretesto per rinegoziare, con la spada di Damocle della mobilità, le questioni dell’accordo integrativo (Cia) e delle regole sul lavoro domenicale, notturno e festivo. Le uscite sembra pacifico siano volontarie e con incentivi, mentre le questioni organizzative saranno affrontate nei vari territori. Pertanto in attesa dell’accordo quadro nazionale sarà a Lucca che decideremo le condizioni organizzative di Lucca, e come Uiltucs e Uil non saremo disponibili a peggiorare la qualità della vita di chi lavora. Al Carrefour di Lucca l’organico è carente e le.condizioni economiche sono ai minimi termini per cui se si vuole concorrere su Lucca dove sono presenti Unicoop, Conad e Esselunga bisogna investire nel servizio e nel personale, e non pensare di fare le nozze con i fichi secchi”.