
Doc di Montecarlo con il vento in poppa. In aumento le esportazioni di vini lucchesi nel 2016 a cui la piccolissima Doc di Montecarlo, 200 ettari e circa 1 milione di bottiglie, ha sicuramente contribuito in maniera decisiva. A dirlo è Coldiretti Lucca sulla base degli ultimi dati Istat sull’export regionale in occasione della chiusura dell’ultima edizione del Vinitaly. Kermesse a cui il Montecarlo Doc ha partecipato con il presidente Gino “Fuso” Carmignani accompagnato dal presidente Coldiretti Lucca, Cristiano Ceragioli e dal direttore, Maurizio Fantini.
Presenti nei padiglioni molte della aziende ragione per cui il Consorzio Vini Montecarlo Doc è già al lavoro per promuovere, nel 2018, la presenza di una collettiva di imprese vitivinicole. “Il Montecarlo è una piccola realtà ma di grandissima qualità e potenzialità che merita di essere protagonista al Vinitaly, così come di altri contesti di livello – spiega Fantini – Negli ultimi anni è crescita molto: il 15 per cento delle bottiglie è destinato all’estero a conferma di un appeal anche fuori dai confini nazionali. I dati sono molto positivi. C’è ancora margine di crescita per questa bella realtà”.
Chi sogna una collettiva “allargata” magari anche con il coinvolgimento di altre piccole Doc della Toscana Nord è Gino Fuso Carmignani: “Ci stiamo lavorando. – svela – Stiamo pensando ad una collettiva formata dalle piccole realtà della Toscana Nord”. Ancora presto per parlare della nuova annata: “E’ stata una primavera classica – racconta – al momento è prematuro fare valutazioni. L’ottimale sarebbe un’estate calda. Quello che è certo che il Doc di Montecarlo è una realtà proiettata nel futuro con ancora margini di crescita, anche a livello di ettari di vigneto coltivati. La nostra cultura vitivinicola è molto apprezzata. Non solo in Italia”.