
Si è chiuso con esito negativo il tavolo convocato dal prefetto tra amministrazione, organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego e Rsu aziendale per la definizione della trattativa sul salario accessorio 2017 dei dipendenti della Provincia di Lucca.
“Sono ormai diversi mesi – dicono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl – che l’amministrazione Menesini sta rimandando la riorganizzazione degli uffici dell’ente, divenuta necessaria a causa del pesante ridimensionamento delle risorse per il salario accessorio dovuto alle politiche finanziarie nazionali che hanno mandato in dissesto tutte le province italiane e dai vincoli normativi su patto di stabilità e pareggio di bilancio. L’amministrazione Menesini, nel riconfermare per tutto il 2017 la struttura organizzativa del maggio scorso con relative indennità, ha contravvenuto all’impegno di apertura di un confronto per una sua revisione all’indomani del referendum dell’autunno scorso ma soprattutto ha contravvenuto agli obblighi di contrattazione del fondo salario accessorio dei dipendenti. Con la proroga delle 21 posizioni organizzative e un’alta professionalità che vanno ad affiancare i sei dirigenti attuali, i dipendenti che non rivestono nessun incarico specifico potranno ambire ad appena 70 euro lordi come risultato dell’attività lavorativa di tutto un anno che, già dai primi mesi, con gli interventi nelle scuole, sulle strade, su Palazzo Ducale per il G7 e su tutti i progetti in corso, si sta definendo molto intensa e gravosa. Anche in considerazione della scarsità delle risorse a disposizione e del numero ormai ridotto all’estremo di dipendenti dell’ente dopo le forme di mobilità coatta determinate dalla legge Delrio”.
“Di fronte al prefetto – conclude la nota – nonostante l’impegno verbale del presidente Menesini a rettificare l’atto di assegnazione delle posizioni organizzative, i portavoce dell’amministrazione non hanno ritenuto di rivedere gli atti né di fissare delle scadenze precise per un costruttivo confronto sulla riorganizzazione con le rappresentanze dei lavoratori. Anzi, hanno ribadito l’auspicio di un superamento del sistema attuale di relazioni sindacali e di un ritorno ad una piena potestà del datore di lavoro – in questo caso l’ente pubblico – in tutti gli ambiti del lavoro: un datore di lavoro che, nel caso della Provincia di Lucca, da un lato chiede ai lavoratori di sentirsi parte di una grande squadra mettendo a disposizione dei progetti dell’ente ore straordinarie che non saranno mai retribuite, sabati e domeniche di lavoro extra “a recupero”, competenze personali esterne alla professionalità ricoperta e un senso di dovere e responsabilità non scontato e dall’altro li ringrazia “sbeffeggiando” i loro rappresentanti sindacali e soprattutto riducendo ulteriormente la busta paga ormai ferma da 8 anni. Ma i lavoratori e i sindacati non ci stanno e sono pronti a denunciare Menesini e i suoi tecnici per attività antisindacale”.