Snaitech, firmato accordo che salva (per ora) i posti

La sigla sull’accordo che sospende i licenziamenti a Snaitech, almeno fino alla fine dell’anno, è stata finalmente apposta dalla parti questa mattina (26 maggio) a Roma, alla sede del ministero del lavoro. Dopo il via libera dei lavoratori che al referendum hanno detto sì con il 98% all’ipotesi d’intesa fra sindacati e azienda, la firma di oggi chiude la prima fase di una lunga vertenza che dopo l’annuncio di 68 esuberi complessivi è riuscita a salvaguardare i posti di lavoro. L’accordo siglato da tutte le organizzazioni sindacali nazionali e approvato tramite referendum grazie al voto espresso nel settore metalmeccanico – sottolinea Massimo Braccini, delegato Fiom al tavolo nazionale della vertenza Snaitech – segna una svolta importante riguardo questa complessa vertenza che era aperta da oltre un anno”.
L’intesa prevede il ricorso alle prestazioni del fondo di integrazioni salariali (Fis) a decorrere dal 3 luglio per un periodo di 26 settimane con meccanismi di rotazione e la possibilità di riduzione del personale utilizzando quale unico criterio quello della non opposizione al licenziamento accompagnato da un incentivo all’esodo. “Alla fine – commenta Narcisa Pellegrini della Fim Cisl – è stata trovata una giusta mediazione: questo accordo consentirà ai lavoratori di arrivare con serenità alla fine dell’anno, senza ulteriori traumi. Il percorso avviato con l’azienda non si conclude certo qui, perché con essa continuerà il confronto per gestire questa fase, da qui alla fine di dicembre”.
Tra poco più di un mese, intanto, partiranno gli ammortizzatori. “L’azienda – ha aggiunto il delegato Fiom – si dichiara disponibile ad anticipare mensilmente l’importo previsto dal Fis. Con la definitiva firma al Ministero si conclude una fase che segna comunque un punto di svolta positivo e di garanzia per i lavoratori di tutto il gruppo, dove le parti si danno atto di aver concluso ai sensi della Legge che regola la materia la procedura di licenziamento”.
Da ora in poi inizia la fase di monitoraggio dell’accordo mediante appositi incontri con cadenza mensile che vedranno impegnate le parti “per una lunga fase” al fine di contribuire a “riportare alla normalità la situazione lavorativa – spiega Braccini – e nell’ottica di un rilancio dell’azienda in tutti i suoi aspetti, con l’intento di rilanciare anche la contrattazione per discutere di tutte le materie inerente la prestazione lavorativa”.