Dalle candele all’elettricità, come è cambiata l’illuminazione nella storia

4 luglio 2017 | 10:07
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Dalle candele all’elettricità, come è cambiata l’illuminazione nella storia

Dalle candele all’elettricità per i lampadari a sospensione più belli della storia
L’illuminazione è sempre stata indispensabile per rendere sicure case e città; può essere interessante sapere come era la vita prima dell’elettricità e scoprire le tappe che hanno permesso e ispirato i moderni sistemi di illuminazione elettrica. Forse non tutti sanno che è stata proprio l’Italia a dare il via alla diffusione dell’illuminazione pubblica con il sistema di incandescenza, grazie all’installazione dei primi impianti cittadini a Torino e a Milano nel 1884. Prima di quest’epoca tuttavia, le strade non erano completamente buie, per le vie più grandi delle città si utilizzavano sistemi di illuminazione basati su lampade ad olio e torce che, essendo poco sicuri, necessitavano di un intervento continuo da parte dell’uomo.

Chiese e case illuminate ad hoc
Le chiese furono tra le prime strutture ad avere la presenza di un lampadario sospensione, che poteva vedere la presenza di un sistema ad olio oppure di candele per illuminare le navate e le diverse parti dell’edificio. Anche nelle case più facoltose, a partire dal Medioevo, iniziarono ad essere installati dei lampadari a sospensione che permettevano la diffusione della luce attraverso le candele che vi venivano assicurate sopra. In verità all’epoca vevano per lo più una funzione decorativa e serviva a rappresentare la ricchezza della famiglia che aveva potuto permettersi quel lusso all’interno della propria dimora.

Lampadari preziosi e sempre più sofisticati
L’epoca gotica, che arrivò fino al 1500, iniziò a vedere una produzione di elementi per l’illuminazione sempre più sofisticati, simili a quelli che si possono trovare oggi in case e palazzi d’altri tempi. Dal 1600 fu invece il vetro, soprattutto quello di Murano, ad impreziosire l’arte della realizzazione dei lampadari, e molti esempi di questi mezzi di illuminazione sono giunti fino a noi, nonostante la loro fragilità, permettendoci ci studiare le diverse mode che si sono susseguite negli anni ma che erano molto simili in ogni zona d’Europa.

Tutt’oggi possiamo ammirare degli esempi di lampadari “monumentali”, presenti in alcuni edifici del nostro paese; per vederne uno molto famoso basta recarsi all’interno della sala del Teatro Regio di Torino. Questo splendido manufatto è fissato alla cupola della sala principale del teatro centrale della città, è composto da ben 1762 steli che illuminano con un punto luce, e da ulteriori 1900 steli che hanno lo scopo di riflettere la luce prodotta dal lampadario stesso. La disposizione di questi steli è solo apparentemente casuale, sono infatti stati sistemati in modo da dar l’impressione di guardare una vera e propria cascata d’oro. Questa sala fu illuminata attraverso l’elettricità nel 1884, solo sei anni dopo l’invenzione della lampadina ad incandescenza da parte di Thomas Edison; nello stesso anno a Torino e a Milano vennero montati i primi sistemi d’illuminazione pubblica mediante elettricità di tutte Europa.

I lampadari moderni
Il concetto del lampadario come elemento funzionale è stato affiancato anche dalla volontà di rendere questo mezzo per l’illuminazione bello da vedere oltre che utile. Per ogni stanza possono esserne installati di differenti tipologie, lampadari di design capaci non solo di diffondere una luce piacevole, ma anche di dare un tocco in più ad una cucina, ad una stanza da letto oppure ad un salotto. Ecco che quindi, il lampadario diventa importante al pari dei mobili, della tinta per le pareti e dei quadri, in quanto può rappresentare la personalità di vive in quell’ambiente.