Arrivano anche a Lucca i rimborsi per i medici ex specializzandi

Pioggia di rimborsi per i medici ex specializzandi toscani. Prosegue, facendo tappa appunto in Toscana, l’iniziativa 37 milioni in 37 giorni attraverso cui Consulcesi consegna assegni di rimborso firmati dalla presidenza del Consiglio dei ministri in favore di quanti si sono specializzati tra il 1978 ed il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico, così come previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/Cee, 75/363/Cee e 82/76/Cee). Ora, grazie alle azioni collettive lanciate da Consulcesi, realtà leader nell’assistenza legale in sanità, anche i medici specialisti della Toscana recuperano, dunque, quelle somme che lo stato aveva negato durante la scuola post-laurea in medicina.
Nello specifico vengono rimborsati 67 medici con un importo complessivo di oltre 1 milione e 900mila euro: nella provincia di Lucca i medici rimborsati sono 7 con la cifra totale di 115mila euro.
I medici toscani rimborsati si aggiungono a migliaia di colleghi ai quali Consulcesi ha fatto riconoscere oltre 530 milioni di euro. Una cifra già elevata, ma destinata a crescere ulteriormente nelle prossime settimane visto che sono attese nuove sentenze e sul tema la giurisprudenza è ormai consolidata. In questo quadro e, di conseguenza, di fronte ad una continua emorragia di fondi pubblici da tempo si ragiona su un accordo transattivo per scongiurare un esborso complessivo superiore ai 5 miliardi di euro.
Questo è quanto previsto anche dal Ddl 2400, attualmente in discussione al senato, ma ancora arenato nelle commissioni perché le modifiche proposte (spesso, paradossalmente, proprio da chi rappresenta i medici) hanno finito con allargare le maglie delle richieste, allungando i tempi e minando la sostenibilità economica del provvedimento.
La tappa Toscana della campagna 37 milioni in 37 giorni ha raccolto il consenso anche di Giuseppe Figlini, presidente dell’Omceo di Pisa, tra le province protagoniste.
“Grande soddisfazione per i colleghi medici che si vedono finalmente riconoscere un diritto negato per decenni. Ora è necessario che le istituzioni si attivino per individuare una soluzione definitiva all’annosa vicenda”.
“Continuiamo a rimborsare medici in tutta Italia con cifre imponenti – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – e, con grande soddisfazione, restituiamo non solo le somme dovute ma anche dignità a quei professionisti che negli anni della specializzazione sono stati penalizzati dalla mancata applicazione delle direttive Ue. Molti di loro, peraltro, spesso erano costretti a trovare delle occupazioni in quello che doveva essere il loro orario di riposo per potersi mantenere. Per loro, questo rimborso diventa anche un vero e proprio momento di riscatto, atteso ancora da tanti colleghi ai quali suggeriamo di attivarsi per non perdere questo diritto, messo a rischio dai ravvicinati termini prescrittivi. Sebbene i nostri legali ritengano che in assenza di una norma attuativa, secondo i principi stabiliti dalla Cassazione, i termini di prescrizione non inizino a decorrere, invitiamo i medici specialisti a tutelarsi per far valere il diritto al rimborso, già riconosciuto a migliaia di medici. Per farlo è possibile seguire due strade: produrre un atto interruttivo gratuito oppure avviare l’azione legale, aderendo alla prossima azione collettiva del 15 luglio. A disposizione mille consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 e direttamente sul sito internet www.consulcesi.it“.