Mercatone Uno, scatta il piano di nuovi tagli

19 luglio 2017 | 16:46
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Mercatone Uno, scatta il piano di nuovi tagli

Avrà delle ulteriori ripercussioni sul personale il piano per vendere Mercatone Uno. A partire da agosto, infatti, scatterà una ulteriore razionalizzazione dei costi “diretti e indiretti” che riguarderà “un maggior ricorso agli ammortizzatori sociali sia in sede sia nei punti di vendita, sempre nell’ambito degli accordi sindacali in essere, nonché una razionalizzazione del perimetro operativo”. Tradotto, per i sindacati questo significherà un ulteriore ridimensionamento del monte ore di lavoro per il personale. Anche nei punti vendita della provincia di Lucca. Ma la vera preoccupazione al momento è il rischio di chiusura degli store: “Non c’è una lista di punti vendita destinati a chiudere – chiosa Massimo Dinelli della Filcams Cgil di Lucca -, perché l’azienda non ce l’ha ancora comunicato. Ma l’idea di una razionalizzazione in questo senso purtroppo era nell’aria da qualche tempo”.

E’ già scontro dopo il tavolo che si è tenuto oggi pomeriggio (19 luglio) al ministero dello sviluppo economico, tra i commissari straordinari del gruppo Mercatone Uno, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, e le organizzazioni sindacali insieme ai rappresentanti delle Regioni coinvolte, tra cui la Toscana.
Nel dettaglio, i commissari hanno comunicato l’avvio della procedura di cessione dei complessi aziendali mediante trattativa privata con i soggetti interessati.
Al riguardo è stato segnalato che, a seguito dell’avviso pubblicato ieri sulle principali testate nazionali e internazionali, sono pervenute nuove manifestazioni di interesse in aggiunta a quelle esaminate alla scadenza del secondo bando e che sono già stati avviati i primi contatti con i potenziali investitori. Ma a preoccupare di più è il piano di tagli annunciato: aumenterà il monte ore complessivo pro capite di cassa integrazione e alcuni punti vendita potranno essere chiusi.
In attesa di formalizzare una eventuale vendita, infatti, le linee guida del piano economico finanziario presentato dai commissari come “necessario per garantire la continuità aziendale nei prossimi mesi” prevede un ulteriore taglio dei costi aziendali. In particolare sarà messa in atto “una serie di azioni volte a contenere e razionalizzare ulteriormente i costi diretti e indiretti – hanno spiegato i commissari -, che saranno avviate dal prossimo mese di agosto e riguarderanno un maggior ricorso agli ammortizzatori sociali, sia in sede sia nei punti di vendita, sempre nell’ambito degli accordi sindacali in essere, nonché una razionalizzazione del perimetro operativo. È stato, infine, condiviso che, grazie alla collaborazione ed al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni, lavoratori, sindacati, fornitori e creditori, è stato, sinora, possibile garantire la continuità del gruppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
I sindacati, da Filcams Cgil a Uiltucs, stanno in allerta anche a Lucca: le prossime settimane saranno decisive per capire le intenzioni dei commissari su ammortizzatori sociali ed eventuali chiusure di punti vendita sul territorio nazionale.