Tuodì, sindacati in trincea dopo l’incontro a Roma

28 luglio 2017 | 14:16
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Tuodì, sindacati in trincea dopo l’incontro a Roma

Cresce la preoccupazione dei sindacati sul futuro dei supermercati Tuodì in provincia di Lucca, gestiti dal gruppo Dico Io. Dopo l’incontro al ministero dello sviluppo economico a Roma lo scenario non appare per nulla confortante. E Daniela Ricchetti di Filcams Cgil e Giovanni Sgrò della Uiltucs chiedono certezze, stigmatizza l’atteggiamento dell’azienda, che come noto ha chiesto il concordato in continuità e per cui è stato nominato commissario giudiziale Marco Bussoletti. “Al confronto al ministero dello sviluppo economico, il dottor Valentino Fabbian, consulente incaricato di elaborare il piano necessario per ottenere dal tribunale l’omologa al concordato in continuità, di cui alle norme di legge, ha preannunciato sommariamente le intenzioni dell’impresa dichiarando la volontà di procedere alla riapertura graduale dei 123 punti vendita chiusi, tra cui due solo sul nostro territorio, a Porcari ed a Viareggio, temporaneamente e ufficializzando l’intenzione di accedere allo strumento della cassa integrazione guadagni per crisi. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che solo quanto dichiarato non dissolve le preoccupazioni per la sorte dell’occupazione e la necessità di poter valutare concretamente le azioni utili a garantire la continuità delle attività. Il ministero dello sviluppo economico nella persona del dottor Carcano ha incalzato l’azienda sulla necessità di tutti i soggetti al tavolo di avere un preciso perimetro dell’azienda e degli occupati quant’anche riferiti a forme terze o in appalto al fine di poter garantire un corretto supporto del Ministero stesso”.

“Le risposte della folta delegazione in rappresentanza del gruppo Tuodì Dioco ricevute sono risultate ancora generiche – attaccano i sindacati -. L’assenza ingiustificata del commissario giudiziale lascia intendere che lo stato di approfondimento delle problematiche è tuttora in corso. Le organizzazioni sindacali hanno anche rilevato una ancora insufficiente conoscenza degli attuali nominati rappresentanti dell’impresa sulla reale natura e consistenza dello stato dei rapporti contrattuali in essere o recentemente rotti con terzi per la gestione dei interi reparti (in Toscana sono già avvenuti circa 80 licenziamenti) e della sorte della relativa forza occupazionale per i nuovi punti vendita aperti affidati direttamente a cooperative; oltre a sollevare precise richieste riguardante il fitto di ramo d’azienda che è in essere nella Regione Puglia. A seguito della richiesta di concordato in continuità da parte dell’impresa, si è determinata altresì la condizione per la quale parte della retribuzione del mese di luglio parimenti alla 14 mensilità risultano congelate e in attesa della decisione del tribunale rispetto all’erogazione dei debiti, mentre la parte di retribuzioni maturande dall’11 luglio saranno regolarmente pagate nelle scadenze di legge e contratto. Filcams-Fisascat e Uiltucs rimangono ora in attesa della richiesta formale dell’azienda per la cassa integrazione guadagni straordinaria e la conseguente convocazione delle parti al Ministero del lavoro. Restiamo fortemente preoccupati per l’assenza di risposte precise a tutela dell’intera occupazione, necessarie a sventare un possibile tracollo dell’azienda. Ad oggi infatti sono stati solo previsti tagli ai costi, nessun apporto finanziario a sanare la crisi e nessun soggetto interessato a salvare l’intera azienda. Anzi, temiamo che Tuodì possa essere ceduta in parte, spacchettando i negozi magari solo con la finalità di fare cassa. Confidiamo nell’intervento del MiSe, il cui confronto proseguirà il 19 settembre e restiamo in attesa della convocazione da parte della Regione Toscana, a fronte dell’ordine del giorno recentemente approvato in sede di Consiglio, a seguito dell’incontro in Provincia da noi richiesto”.