In procinto di laurearsi? Meglio controllare se la tesi è frutto di plagio…

Quante volte abbiamo sentito parlare di tesi copiate, plagio e quant’altro? Tante, forse troppe volte. E le “vittime”, spesso, sono anche illustri. Basti pensare al ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, finita al centro di una indagine a causa della sua tesi di laurea dove comparirebbero blocchi copiati fino a ottomila parole, inseriti senza virgolette o note. Un mistero che si protrae da quasi un anno e che si arricchisce di un nuovo particolare: fino al giorno della discussione della tesi, avvenuta il 22 dicembre 2008 presso la scuola Imt alti studi di Lucca, non comparirebbe il nome di Marianna Madia, oltre a quelli di altri due dottorandi.
Insomma, un caso che ha fatto scalpore e che dovrebbe far riflettere i tanti studenti universitari che si apprestano ad affrontare la stesura della tesi, una tappa rappresenta un momento fondamentale per la carriera studentesca e lavorativa. Come fare, dunque, per evitare il rischio plagio? Semplice, basta verificare i propri testi utilizzando software creati appositamente per verificare se i testi da noi scritti sono frutto di plagio o meno. Tra i più conosciuti ed utilizzati non solo in Italia troviamo senza alcun dubbio NoPlagio.
Come funziona NoPlagio
Questo software è molto utilizzato sia da parte delle istituzioni europee che da quelle americane, oltre che da singoli utenti un po’ in tutto il globo. Il servizio offre la possibilità di individuare eventuali somiglianze presenti nei testi, oltre al controllo sul plagio. Il sistema utilizza un software molto affidabile che si fa forte di cinque punti fondamentali: il punteggio di somiglianza, dove vengono mostrate le somiglianze presenti nei documenti; il punteggio di rischio plagio, che mostra il rischio di plagio attraverso una percentuale (più alta sarà la percentuale, più ampio sarà il rischio di plagio); la parafrasi, che consente all’utente di verificare la mole di parafrasi presente nel documento in questione (un alto punteggio nelle parafrasi può indicare plagio); le cattive citazioni, grazie alle quali sarà possibile verificare quante citazioni improprie sono presenti nel testo. L’uso delle citazioni è accettabile, ma è bene verificarne l’origine al fine di evitare il rischio di plagio; le corrispondenze, con un punteggio che mostrerà la quantità di parti combacianti presenti nel testo.
Il sistema è estremamente preciso in quanto riesce a confrontare il testo in questione con miliardi di siti web ed in questo modo inserisce collegamenti alle fonti delle corrispondenze nel vostro documento. In questo modo l’utente avrà la possibilità di correggere le citazioni improprie, le parole e le parafrasi presenti nel testo. Per quanto riguarda le citazioni, alcune possono essere riconosciute come plagio dagli insegnanti.
NoPlagio consentirà all’utente di capire quali citazioni sono buone, contrassegnandole con il colore verde, e quali sono riconoscibili come plagio, mettendole in risalto con il viola. Altra caratteristica fondamentale è l’upload semplificato, grazie al quale gli utenti potranno caricare i documenti in qualunque momento ed in qualsiasi posto, utilizzando il metodo tradizionale del tasto di upload o trascinando e rilasciando i file in questione sulla destinazione designata. Ovviamente la registrazione è gratuita al servizio (si può accedere utilizzando anche i propri profili social), ma nel caso di testo plagiato per vedere quali sono le parti da correggere è necessario acquistare dei crediti.
Insomma, prima di consegnare la tesi sarebbe forse il caso di scansionarla su siti come noplagio.it per star tranquilli, no?