Carismi, a rischio chiusura 17 filiali

16 ottobre 2017 | 16:55
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Carismi, a rischio chiusura 17 filiali

Nei prossimi mesi a Lucca il numero delle banche presenti potrebbe diminuire di una o due unità. Si parla della riorganizzazione di Carismi, recentemente acquisita da CariParma ovvero da Credit Agricole. Tra due giorni si terrà il primo tavolo di confronto tra sindacati dei bancari e gli uomini di CariParma e sul tavolo di trattativa potrebbero esserci anche il modello organizzativo che CariParma intende adottare per Carismi. Indiscrezioni trapelate dai lavoratori riferirebbero che si stia ragionando sulla chiusura di 17 o 18 filiali per dare corso alla nuova organizzazione ed evitare le sovrapposizioni sullo stesso territorio di banche dello stesso gruppo. Come nel caso di Lucca, per fare un esempio, dove esistono sportelli Credit Agricole, CariParma e Carismi.

Sicuramente in Carismi dei cambiamenti ci saranno e probabilmente non sono da dare per scontati. Oltre al piano di esuberi rappresentato da 147 lavoratori che nei prossimi mesi o anni saranno accompagnati alla pensione tra scivoli e ammortizzatori, rimane la questione che forse sarà da dibattere più a fondo. Ovvero di come CariParma intende riorganizzare Carismi. Per ora non sarebbero in ballo i livelli occupazionali, ma una riorganizzazione che potrebbe significare per una buona fetta di lavoratori lo spostamento dall’attuale sede lavorativa, magari in una struttura più grande. A questo poi si affianca il ragionamento che sarà sicuramente affrontato nei tavoli sindacali della rimodulazione della direzione generale di San Miniato, che sarà ‘declassata’ a direzione territoriale e quindi perderà alcune della prerogative e funzioni, con conseguente riduzione di personale. Anche in questo caso i lavoratori dovrebbe essere spostati ad altre mansioni, magari nelle agenzie territoriali. Alla fine una nuova banca, che verrà rimodulata su funzioni e strutture diverse fin dalle fondamenta a quanto pare. Una riorganizzazione che inoltre secondo molti, anche in ambito sindacale, verrà valutata da CariParma in un disegno complessivo che coinvolgerà le altre banche di ambito adriatico recentemente entrate nella famiglia Credit Agricole. Una serie di questioni quindi che in parte passeranno dai tavoli sindacali e che in parte invece verranno decise solo dalla dirigenza del gruppo a cominciare dal futuro del marchio Carismi, la cui sopravvivenza è legata alla riorganizzazione della struttura, ma che potrebbe anche gradualmente sparire.
Tutti temi che comunque è giusto ipotizzare vengano affrontati in una logica di rilancio e ristrutturazione della banca, verso la trasformazione da commerciale a banca di prossimità, che potrebbe anche voler dire una maggiore professionalizzazione dei lavoratori. (Gab. Mor.)