Equo compenso e Jobs act, ordini professionali a confronto



Creare rete e mettere a fattor comune i bisogni ma anche le esperienze dei vari ordini professionali per creare un luogo del sapere condiviso che non sia solo virtuale ma che, col tempo possa arrivare anche ad avere una sede fisica. È questo l’obiettivo del Comitato delle professioni ordinistiche che questa mattina (17 novembre) ha presentato la terza edizione della Giornata delle professioni che si terrà giovedì (23 novembre) nell’auditorium di San Francesco.
Semplificare, smaterializzare e sburocratizzare l’attività delle pubbliche amministrazioni, investire nella formazione e nell’orientamento professionale, individuare nell’equo compenso per i lavoratori autonomi un punto di partenza strategico e gettare le basi sia riconosciuto alle professioni ordinistiche un ruolo sussidiario per la crescita della comunità. Il Jobs Act delle professioni sarà il titolo della giornata di lavori che sarà un momento di condivisione delle varie esperienze degli 11 ordini professionali aderenti all’iniziativa, chiamati a raccolta per confrontarsi sulla legge 81 del 2017, la cosiddetta Jobs act del lavoro autonomo. Ma l’incontro sarà anche l’occasione per un dibattito pubblico che vedrà gli ordini professionali confrontarsi con la politica e con le istituzioni, affinché venga riconosciuto il ruolo di sostegno e aiuto alla costruzione del welfare dei professionisti, prevedendo il loro inserimento ad ogni livello negli organismi di programmazione e concertazione economica e sociale.
“Siamo felici per questa terza giornata di lavoro e di confronto – ha commentato la presidente del comitato Carla Guidi -. Un confronto diretto tra le professioni e la parte politica. Il Jobs act lo imponeva: per la prima volta il lavoro autonomo ha ottenuto l’attenzione normativa. La politica ha sempre visto il mondo delle libere professioni come un universo autonomo, capace di autoregolarsi. Oggi non è più così perchè la società è cambiata, i bisogni si sono parcellizzati e la richiesta di servizi è sempre più intensa e raffinata. Anche tra i professionisti si sente sempre di più il bisogno di integrazione delle risorse. Lucca è stata la prima a lanciare questa iniziativa, iniziativa che sta riscuotendo attenzione a livello nazionale”.
“In Italia – prosegue Guidi – non ci sono modelli di un osservatorio che riunisca insieme tutte le professioni ordinistiche. Sarebbe bello se questo osservatorio potesse nascere a Lucca. Questo convegno potrebbe essere il punto di partenza per colmare questo vuoto: un luogo, anche fisico, dove le professioni tutte insieme si confrontano tra loro e con l’esterno. Lucca merita questo riconoscimento. Ovviamente, ogni ordine conserva la propria autonomia ma è importante avere un luogo d’incontro per la condivisione dei saperi. Con il sostegno delle istituzioni locali questa cabina di regia sarebbe realizzabile. Non è un caso se anche a Milano, che non è proprio l’ultima città d’Italia, ci stanno prendendo a modello”.
“Siamo partiti con una scommessa tre anni fa – dice Luciana Conti, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro – Ogni ordine sembrava avere una propria stanza che non comunicava con le altre, adesso invece si parlano. Abbiamo molti progetti, tra cui quello del palazzo delle professioni come ricordava la presidente Guidi. Il nostro obiettivo non sarà solo riunire tutti gli ordini professionali ma fornire anche un miglio servizio all’utenza”.
Attualmente, fanno parte del comitato 11 ordini professionali: agronomi, dottori forestali, avvocati, commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro, medici, farmacisti, geologi, geometri, notai, periti industriali e periti agrari, con l’ordine degli architetti che ha manifestato il proprio interesse ad entrare a far parte del comitato. Sulla possibilità di dotare il comitato anche di una sede fisica, che potrebbe sorgere all’interno del complesso della manifattura, luogo dai forti contenuti simbolici, è intervenuto anche il vice sindaco Giovanni Lemucchi: “L’intuizione di creare collegamenti è sicuramente positiva. L’idea di fare della manifattura un centro per i servizi e la cultura c’è e la giunta sta lavorando in questa direzione. Oggi viviamo nel ‘mondo della complessità’ e unire le risorse e fare rete può essere una buona risposta. Complimenti dunque per questa iniziativa”.
Sollecitato sull’argomento manifattura, Lemucchi ha precisato che i lavori relativi all’area soggetta ai finanziamenti del Piuss dovrebbero essere ultimati, salvo ulteriori imprevisti, nel 2019. Per l’altra parte invece, tutto dipenderà dalle trattative e dalle manifestazioni di interesse che perverranno al Comune. L’idea è comunque quella di alienare lo stabile. Lemucchi ha fatto riferimento ad un’importante azienda lucchese (la Tagetik, ndr) con cui nei prossimi mesi potrebbero andare avanti le trattative ma qui le tempistiche sembrerebbero allungarsi.
Tornando al tema dell’incontro, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro del comitato anche Vittorio Armani, membro dell’organo d’indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca: “Si tratta di un’iniziativa interessantissima: il fatto che tutti gli ordini si riuniscano per discutere di temi di estrema importanza come l’equo compenso è molto importante. In questi giorni, sono stati diffusi i numeri dell’attività degli ordini professionali che, nonostante la crisi, sono in crescita. Non ci dobbiamo dimenticare che i liberi professionisti sono anche degli importanti datori di lavoro, assorbendo lavoratori fuoriusciti dal altri settori a causa della crisi e questo merita un’attenzione particolare”.
“Ogni ordine ha una propria specificità ma abbiamo anche grandi temi che ci uniscono come la formazione, i congedi parentali, per malattia, la sicurezza e l’equo compenso- ha detto in conclusione Giuseppe Guerra, delegato dell’ordine degli agronomi -. Sono convinto che possa trovare una facile diffusione anche a livello nazionale. Un ringraziamento doveroso per la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca che sostiene questa iniziativa”.
La giornata sarà suddivisa in due momenti: la mattina, vedrà l’avvocato e docente universitario Francesco Luiso, il consulente del lavoro Pasquale Staropoli, l’avvocato Vito Vannucci e il geometra Antonio Tinè approfondire i temi legati al Jobs act delle professioni e discutere coordinati dal direttore di R.ete imprese Italia Maria Pia Camusi su orientamento, formazione, congedi parentali, malattia, sicurezza, equo compenso e accesso agli appalti pubblici e privati.
Nel pomeriggio ci sarà una tavola rotonda a cui parteciperanno Domenico Manzione sottosegretario del ministero dell’interno, Maurizio Sacconi presidente della commissione lavoro del Senato, Enrico Zanetti della commissione affari costituzionali, Raffaella Mariani della commissione ambiente della Camera, Chiara Gribaudo della commissione lavoro pubblico e privato della Camera e Cristina Grieco assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro.
L’ingresso è libero con pre iscrizione obbligatoria all’ordine di riferimento. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la segreteria organizzativa dell’evento scrivendo una mail a eventi@clipcomunicare.it o telefonando allo 0583 1553512.
Luca Dal Poggetto