Carige, l’ad Fiorentino: “Usciti dalla crisi da soli”

20 novembre 2017 | 16:34
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C’è fiducia per il futuro di Carige e, di conseguenza, per la Banca del Monte di Lucca, che fa parte del gruppo anche se fra i suoi azionisti ha una posizione di controllo da parte delle due fondazioni bancarie, Fondazione Crl e Fondazione Bml che con il loro 40 per cento garantiscono ancora una presenza (e in parte una governance) locale alla Bml.

A parlare oggi (20 novembre) dopo un weekend di fibrillazione per la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte dei soci, è l’amministratore delegato di Carige, Paolo Fiorentino, che oggi ha incassato il sostegno della Regione Liguria e l’ok alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Algebris.
In attesa della risposta del mercato retail Fiorentino parla di aumento di capitale ‘blindato’ grazie alla garanzia di Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays e alla fiducia dei partner storico (famiglie Malacalza, Volpi e Spinelli, ma anche Coop Liguria e fondazioni bancarie).
“Gli azionisti – ha rassicurato Fiorentino – rappresentano lo zoccolo duro già acquisito. A loro si sono aggiunti investitori che garantiscono la gran parte dell’aumento di capitale prima ancora che arrivi il retail, che speriamo si aggiunga agli azionisti storici”. “Siamo la prima banca italiana – è il commento di Fiorentino – che ha avuto le sue difficoltà ma che ce la fa da sola con la forza dei suoi azionisti e del mercato e dei suoi dipendenti. Penso che sia un momento importante per dimostrare che Carige ce la fa e che la regione insieme a Carige uscirà da questa situazione nel miglior modo possibile”.

La dichiarazione di Paolo Fiorentino