Pensioni, Cgil Lucca pronta a protestare a Roma

29 novembre 2017 | 13:18
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Pensioni, Cgil Lucca pronta a protestare a Roma

“Pensioni, i conti non tornano”: è lo slogan fatto proprio anche dalla sezione lucchese della Cgil, pronta a manifestare a Roma il prossimo sabato (2 dicembre), a partire dalle 10,30.
I focus della protesta – destinata ad essere solo il primo tassello in direzione dello sciopero generale – sono stati descritti stamani (29 novembre) da Rossano Rossi (segretario generale Cgil Lucca) e Maria Rosa Costabile e Fabrizio Simonetti (segretari provinciali).

Cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo ed occupazione e garantire così un futuro ai giovani: sono i punti maggiormente pressanti, rispetto ad un panorama nazionale complesso, che la provincia Lucca rispecchia fedelmente. “In provincia di Lucca – spiega Rossi – il dato sul lavoro a tempo indeterminato è apri al 5 % (contro il 4% nazionale): questo significa che il 95% restante va avanti con forme contrattuali precarie, modellate su un universo di opportunità contrattuali”. La provincia di Lucca, peraltro, è la seconda in Toscana (dopo quella di Firenze) per il numero di accessi al lavoro “a chiamata” e per le “prestazioni occasionali”.
Ma, rimanendo sulla mobilitazione del 2 dicembre (prevista a Roma, Torino, Bari, Palermo e Cagliari, con una diretta video del segretario generale Susanna Camusso), le ragioni detonatrici sono la trattativa sulle pensioni – naufragata – ed una manovra finanziaria che non fornisce le risposte auspicate.
“Questo tipo di sistema previdenziale è semplicemente folle – la dura analisi di Rossi – perché impone di andare in pensione dai 67 anni in su. Questo significa, da un lato, continuare a lavorare anche in un’età in cui calano fisiologicamente le energie e la soglia di attenzione; dall’altro, vuol dire bloccare il turnover, provocando il problema correlato della gestione degli esuberi”. Un quadro al quale in sindacati aggiungono ulteriori nodi: dalle forme di lavoro precario (che difficilmente garantiscono i requisiti per l’accesso alla pensione), alla mancata tutela delle donne (costrette ad un tenore di vita più faticoso, correlato alla maternità), fino ad una manovra finanziaria che, per la Cgil, aumenta il gap tra ricchi e poveri.
“Oggi si cerca di nascondere la polvere sotto al tappeto – prosegue il segretario generale – ma, questo, significa bruciare le generazioni future. I dati Istat ci dicono che, con i nuovi posti di lavoro saltuari, non si arriva mai al monte ore di un lavoro a tempo indeterminato. Servirebbero interventi pubblici, una lotta seria all’evasione, incentivi finalizzati all’occupazione e non a pioggia. Anche l’alternanza scuola-lavoro, ad oggi, ha prodotto soltanto lavoro gratuito”.
Un’altra piaga, che riguarda da vicino anche Lucca, secondo la Cgil, è quella dei servizi sanitari: “L’Italia era un paese modello – concordano i sindacalisti – ma oggi non è più così. Ticket onerosi e code infinite aprono una corsia preferenziale per la sanità privata, alla quale accede solo chi è più ricco”.
Intanto, da Lucca – direzione Roma – partiranno almeno 7-8 pullman. “La protesta della Cgil – specifica Simonetti – è volta a garantire un futuro sostenibile per i giovani. Non è vero, come dice qualcuno, che noi pensiamo soltanto a chi il lavoro ce lo ha già”. Costabile, invece, ricorda che “la trattativa con il Governo dura ormai da 2 anni. Hanno cambiato le carte in tavola, facendo retromarcia rispetto a quanto avevano promesso. In questo panorama, sono stati anche depotenziati gli ammortizzatori sociali creando ulteriore disagio”.
La Cgil è dunque pronta a scendere i piazza, ancora una volta, per garantire l’innalzamento illimitato die requisiti per andare in pensione, un futuro dignitoso per i più giovani, superare le disparità di genere e garantire una maggiore libertà di scelta, rispetto al momento in cui andare in pensione. Oltre a questo, il sindacato richiede di favorire l’accesso alla previdenza integrativa, di garantire una effettiva rivalutazione delle pensioni e di cambiare la legge di bilancio attuale, per favorire sviluppo ed occupazione. Anche la Fiom Cgil della Toscana e di Lucca sarà in piazza a Roma. Lo spiega il segretario regionale Massimo Braccini: “I lavoratori metalmeccanici della Toscana sfileranno in corteo a Roma e la Fiom è impegnata per la piena riuscita della manifestazione.
Per il 2 dicembre è stato inoltre proclamato lo sciopero degli straordinari, dei turni e delle flessibilità. In queste settimane in molte aziende metalmeccaniche della Toscana vi sono state molte prese di posizione delle varie Rsu e scioperi contro la riforma Fornero. La vertenza pensioni va rilanciata con forza e coraggio perchè mette a rischio la coesione sociale. Le riforme dei vari governi che si sono succeduti hanno inesorabilmente fallito rendendo a buon mercato il lavoro, svalorizzandolo e precarizzandolo”.
Le partenze dalla provincia di Lucca saranno 4: da Lucca (parcheggio delle Tagliate, alle 4,30); da Pietrasanta (terminale bus, alle 4); da Viareggio (Cittadella del Carnevale, alle 4,15); da Castelnuovo Garfagnana (impianti sportivi di fronte ex farmacia Lemmi, alle 3,30).

Paolo Lazzari