
Non di rado si legge sul web il potenziale dannoso dei videogiochi: certe testate giornalistiche, infatti, non mancano mai l’occasione per mettere in cattiva luce i videogames. Alcuni sostengono che fanno male alla mente, mentre altri dicono che i videogiochi possono incattivire un ragazzo o plagiarlo. In realtà questo è un discorso che potrebbe essere facilmente applicato a qualsiasi altro media o forma di intrattenimento: in mezzo a questa bufera è passata anche la televisione. La radio, poi, è stato il primo strumento di propaganda di massa della storia: basti pensare a come venne usato in Italia dal fascismo. I videogiochi, però, non è affatto detto che debbano fare male: vanno usati con cautela e responsabilmente, ma possono anche divenire una vera e propria palestra per allenare il nostro cervello.
Vincere ai videogiochi: una questione di apprendimento
Intanto i videogiochi aiutano le persone a calarsi in situazioni realistiche, fungendo da veri e propri “simulatori di vita”: imparare ad ottenere la vittoria nei videogames, dunque, significa anche appropriarsi di certe tecniche di ragionamento fondamentali per vincere nei diversi campi del quotidiano. Questo vale anche nel caso delle slot machine: nonostante si tratti di giochi casuali, esistono alcuni comportamenti che possono tenere sveglia la mente e insegnare che non tutto dipende dalla fortuna. Per imparare come vincere alle slot basta consultare guide attendibili come quelle presenti sul sito slotmachineaams.it. Il segreto è la previsione: una dote che può rendere elastica la capacità di ragionamento di un individuo. Non si tratta di mere supposizioni: la capacità di anticipare le mosse dell’avversario a livello cerebrale è stata confermata da uno studio dell’Università di Budapest.
Videogaming: allenarsi con le ricompense
Chi ha un cane sa bene quanto l’addestramento con le ricompense possa risultare determinante per l’apprendimento di un comportamento. Lo stesso dicasi per le persone e per i videogiochi: la possibilità di salire di livello e di ottenere un premio, focalizza la mente sull’obiettivo da perseguire. Lo fa presentando stimoli altrimenti assenti, e sono questi stessi stimoli a rendere un individuo più propenso alla vittoria finale. Anche in questo caso, la logica di fondo delle ricompense nei videogiochi può essere applicata alla vita reale: chi sa come individuare le giuste motivazioni, ha in mano la chiave per vincere la propria concorrenza. Ancora una volta, è il cervello la parte del corpo che riceve questi indispensabili stimoli.
I videogiochi allenano davvero il cervello?
Secondo delle recenti ricerche, i videogiochi possono davvero risultare utili per l’allenamento del cervello. Alcuni ricercatori hanno infatti effettuato un test su un numero di soggetti anziani, sottoposti a diverse sedute di gaming: dopo 30 giorni di allenamento, gli anziani si sono dimostrati in grado di battere i ragazzi giovani non allenati. Questo perché, come già ricordato, giocare equivale a fare esperienza: le esperienze, siano esse tangibili o frutto del digitale o della lettura, aiutano la mente a calarsi meglio in determinate situazioni. Non a caso, il gioco usato per il test era un semplicissimo simulatore di guida.