Edilizia in crisi, sindacati in sciopero per il contratto

Edilizia in crisi, come certificato anche dal bilancio annuale delle associazioni industriali con una riduzione, in Toscana, degli addetti di circa 30mila unità, il 50 per cento della forza lavoro edile. Le imprese sono calate del 2 per cento nell’ultimo anno, mentre i lavoratori a partita Iva superano quelli dipendenti (nel quarto trimestre 2016 rispettivamente 52mila e 49mila).
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil si sono sempre battute per riqualificare il settore e spingere sulla qualità e la professionalità. In questo quadro è, secondo i segretari regionali Ernesto D’Anna, Simona Riccio e Giulia Bartoli, “necessaria”la mobilitazione (con sciopero) indetta da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil per lunedì 18 dicembre, per rompere lo stallo sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale fermo da un anno e mezzo (rinnovo atteso in Toscana da circa 50mila lavoratori)”. “Le manifestazioni – spiegano i sindacati – per il rinnovo del contratto saranno sei in tutta Italia e noi saremo presenti a quella romana”. Queste le richieste dei sindacati alle controparti: “Aumenti salariali in linea – è la richiesta – con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del paese; difesa e riforma delle casse edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, eccetera), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un fondo sanitario integrativo nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del fondo integrativo per il pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani”.