
E’ polemica per l’apertura dei centri commerciali e supermercati nei festivi. Anche a Lucca, come in tantissime altre città in tutta Italia, gli attivisti di Potere al Popolo si sono trovati oggi (26 dicembre) davanti ai supermercati che, “infischiandosene della ricorrenza festiva – spiegano i promotori del volantinaggio – , hanno deciso di anteporre il profitto privato ai diritti dei lavoratori tenendo l’attività aperta al pubblico come in un qualsiasi altro giorno feriale”.
“Viviamo – spiegano da Potere al Popolo di Lucca – in una società dove la ragione del profitto privato prevarica il benessere collettivo, dove negli esercizi commerciali si allargano le fasce di apertura fino ad orari sempre più estesi mentre i servizi pubblici essenziali si contraggono fino a scomparire, dove i lavoratori e le lavoratrici sono costrette ad accettare condizioni improponibili sotto il ricatto del licenziamento o per guadagnare quei 100 euro in più che alla fine del mese fanno la differenza per chi ha una famiglia a carico e non sa come pagare le bollette. Una deriva che, oltretutto – si aggiunge -, ci viene spacciata come inevitabile per venire incontro alle esigenze di una fascia crescente di clienti, costretti da politiche lavorative del tutto similari a quelle contro cui stiamo protestando a relegare le esigenze domestiche e familiari in orari che in tempi più civili sarebbero state dedicate al riposo o agli affetti. Il tutto nel silenzio generale di partiti ed organizzazioni di categoria che, tranne rare eccezioni, si guardano bene dal rovinare l’ipocrita vetrina natalizia tesa a spremere il più possibile il consumatore, nascondendo sotto il tappeto i conflitti, i disagi, i nullatenenti, i disperati. Potere al Popolo, a Lucca ed in tutta Italia, si schiera senza riserve a fianco dei lavoratori per un modello economico e sociale alternativo che abbia come priorità il benessere collettivo anziché il profitto privato, in cui le classi lavoratrici abbiano diritti precisi e le condizioni materiali necessarie per difenderli, in cui le grandi aziende, italiane e multinazionali, non abbiano lo strapotere contrattuale che adesso gli permette di fare e disfare a piacimento. Lavorare per vivere, non vivere per lavorare, #anatalepuoi”.