Da Montecarlo il cotone che “sembra” pelle

5 gennaio 2018 | 14:05
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Da Montecarlo il cotone che “sembra” pelle

Mantenere l’immagine di un capo in pelle, ma senza usare pelle animale, bensì solo tessuti naturali. Questa l’idea della Romito Manifatture di Montecarlo, che sta attirando interesse a livello nazionale. L’azienda lucchese è stata rilevata nel 2014 dal giovane imprenditore di orgini cinesi ma naturalizzato italiano Qiaoyong Zhou, 43 anni, una moglie e cinque figli, dal 1998 in Italia: “Volevo diventare a tutti gli effetti cittadino italiano e ci sono riuscito – spiega -. Mi sono diplomato in Cina in sartoria e abbigliamento Poi nel 1998 sono venuto in Italia e ho iniziato a lavorare nel settore moda, come dipendente, in importanti aziende. Quindi ho deciso di diventare imprenditore e ce l’ho fatta. Amo l’Italia, sono felice di vivere e lavorare in questo paese dove, se uno ha voglia, può fare di tutto e realizzare i propri sogni”.

La sua azienda ha sviluppato questa lavorazione insieme alla tintoria veneta Intex, con cui ha creato un tessuto dall’immagine simile alla pelle ma realizzato esclusivamente in cotone. Ad ogni capo si aggiunge un interno in eco-pelliccia o piumino, per mantenere al caldo chi lo indossa.
“Voglio portare un messaggio ambientalista: no all’utilizzo di pelli animali e sì alla sostenibilità ambientale, perché la tecnologia permette oggi di raggiungere straordinari risultati” prosegue Zhou, la cui azienda conta 120 punti vendita in Italia e all’estero.
La linea, creata col designer Maurizio Brocchetto, sarà presentata nei prossimi giorni a Pitti Uomo, dove allo stand sarà in mostra anche un’opera del giovane pittore lucchese Salvatore Bellavista, L’autunno sulla costa.