Tra fuoriuscite e trasferimenti risolta vertenza Snai

Tra fuoriuscite e trasferimenti la vertenza è risolta. Almeno per ora. E’ stato, infatti, raggiunto l’accordo tra sindacati e Snaitech, in un incontro che si è svolto oggi (10 gennaio) a Firenze. La fumata bianca in merito alla nuova procedura di licenziamento era attesa, visto che nelle ultime settimane si erano definite le posizioni dei 14 lavoratori dichiarati in esubero. Circa 6 hanno deciso di licenziarsi con gli incentivi proposti dall’azienda, mentre altri 4, a contratto part time, saranno ricollocati in altri settori dell’azienda mentre un’altra posizione riguarda un dipendente che sarà trasferito e a cui l’azienda fornirà anche un alloggio.
Soddisfatto Massimo Braccini, coordinatore nazionale per la vertenza: “L’azienda Snaitech ed il coordinamento sindacale nell’ambito della procedura di riduzione del personale, conclusasi con un’ipotesi di accordo. La iniziale procedura di mobilità aperta nel marzo 2017 prevedeva 66 lavoratori in esubero ed è poi stata gestita con ammortizzatori sociali ed uscite volontarie con incentivo all’esodo. É stata successivamente aperta nell’ottobre scorso – ricorda Braccini – una nuova condizione procedurale, dove erano interessati 14 lavoratori tra le sedi di Milano, Porcari e Roma. A seguito di uscite volontarie di lavoratori ed altri che hanno optato per la riduzione di orario, é stato possibile trovare un’intesa che prevede collocazioni in altre sedi per alcuni lavoratori con la messa a disposizione di un alloggio da parte dell’impresa.
La procedura é stata quindi conclusa con un accordo sindacale senza licenziamenti”. Per domani è stata convocata l’assemblea dei lavoratori di Porcari ed a seguito nelle altre sedi per spiegare i termini dell’accordo che sarà soggetto dell’approvazione dei lavoratori tramite referendum.
“Con questa ipotesi di accordo si chiude una fase complessa durata oltre 18 mesi – conclude Braccini -. A breve inizieremo a discutere della contrattazione aziendale per tutti i lavoratori Snaitech delle varie sedi in Italia con l’apertura di uno specifico tavolo nazionale”.