Fim Cisl: “Ponsi deve ritirare la procedura di licenziamento”

31 gennaio 2018 | 19:37
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Fim Cisl: “Ponsi deve ritirare la procedura di licenziamento”

E’ netta la posizione di Fim Cisl Toscana Nord nella vertenza Ercos Ponsi. La segretaria provinciale Narcisa Pellegrini è lapidaria: “Diciamo no ai licenziamenti”.
“Per la vertenza Ercos Ponsi c’è chi non si smentisce mai e fa da sola – va all’attacco Fim Cisl -. Ci sarebbe da chiedersi come sia stato possibile arrivare a questo punto ma sarebbe un esercizio non utile, soprattutto per una procedura di licenziamento collettivo aperta per 17 lavoratori. Tutto questo nonostante i due anni di cassa integrazione  e l’accordo su un pesante part-time che di fatto sanciva la chiusura della crisi e che avrebbero dovuto garantire la continuità dei posti di lavoro a tutti i dipendenti e che sono costati sacrifici in termini economici”. 

“All’ennesima ’ristrutturazione’ la Fim Cisl ribadisce il proprio no ai licenziamenti e alla dismissione del sito di Massarosa. Ribadiamo e chiediamo soluzioni per la continuità dell’azienda che devono passare da un serio piano industriale fatto di investimenti e prospettive di lungo termine. Abbiamo apprezzato la disponibilità dei sindaci e amministratori del territorio che, insieme ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, si sono fatti carico della vertenza così come hanno fatto Stefano Baccelli ed Elisa Montemagni, portando la questione in Consiglio Regionale. L’assemblea dei lavoratori svolta davanti ai cancelli della fabbrica ha deciso di continuare  la mobilitazione dichiarando altre 16 ore di sciopero consapevoli che la difesa dell’occupazione passa attraverso il loro sacrificio salariale. Adesso la trattativa per preservare l’occupazione dei lavoratori di Ercos Ponsi continua su più tavoli a partire da mercoledì prossimo 7 febbraio, all’unità di crisi della Regione Toscana per proseguire con l’azienda il 9 febbraio all’associazione industriali di Lucca, tavoli dove continueremo a chiedere il ritiro della procedura e investimenti nel sito produttivo di Massarosa fin qui mai fatti, impegno che dovrà coinvolgere tutti, comprese le istituzioni che invitiamo a voler monitorare e continuare a tenere alta l’attenzione sulla vertenza”.