
Sono 1.364, di cui 603 stranieri e 761 italiani, gli espositori presenti alla 85esima edizione di Micam Milano, la manifestazione internazionale dedicata al mondo della calzatura che ha aperto i battenti domenica (11 febbraio). Presenti anche diverse aziende della provincia di Lucca tra cui l’Artigiana Viareggina Lelly Kelly Spa, Lenci Calzature, Lottini, Pera Carlo Shoes, Peveradamoda e Trend. Presenti i compratori di destinazioni più remote (soprattutto russi e orientali).
Il quadro complessivo che emerge, secondo Confindustria Toscana nord, è chiaro: il consenso che le produzioni italiane riscuotono sui mercati stranieri consente di parlare di tenuta del comparto, e di recuperare l’ormai decennale decremento di domanda da parte del mercato interno.
Micam, quest’anno, pone al centro il tema della tutela del made in Italy e della lotta alla contraffazione, a cui dedica anche una mostra dal titolo eloquente Questa non è una Sòla. Su questo argomento, parla Marco Fagni, presidente del Consorzio Toscana Export Shoes: “Il valore della filiera è imprescindibile, e il nostro territorio ha capacità che le consentono di produrre calzature di altissimo livello. Noi siamo impegnati a conservare professionalità preziose e, anche con l’Alta scuola calzaturiera di Monsummano, a crearne di nuove: è un lavoro che si costruisce di anno in anno, ma probabilmente l’unica strada perché il comparto calzaturiero possa conservarsi e crescere”.
“Ci potremmo interrogare sull’adeguatezza delle date di Micam – conclude Fagni – che rimane tuttavia una delle principali fiere di settore; ma che ci agevolerebbe se fosse posticipata di qualche settimana”.