
Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del Gruppo Sofidel, è il vincitore dell’edizione 2018 del Premio Radical Green, la cui premiazione si è tenuta venerdì scorso (16 marzo) a Trento in occasione della Green Week, manifestazione-laboratorio sulla green economy promossa da Fondazione Symbola e ItalyPost, in collaborazione con Comune di Trento, Provincia Autonoma di Trento, Università di Trento, Fondazione Edmund Mach, Fondazione Bruno Kessler, Muse Museo delle Scienze e Trentino Sviluppo. A ritirare il premio Susanna Bellandi, Sofidel Global Creative, Communication & Csr Director. Il premio nasce con lo scopo di far conoscere a livello territoriale e nazionale le eco-practice di successo del nostro tessuto industriale. Nelle scorse edizioni sono state premiate numerose aziende, tra cui Acqua San Benedetto, Gruppo Alì, Fiamm, GrisDainese, Gruppo Pedon e Wärtsilä Italia. Il riconoscimento è stato attribuito “per i meriti che Sofidel ha acquisito in questi anni in termini di eco-sostenibilità e green thinking“.
“Sofidel è onorata da questo riconoscimento che ci spinge a impegnarci ancora di più a favore di uno sviluppo pienamente sostenibile capace di garantire valore condiviso lungo tutta la catena di creazione di valore – ha commentato Luigi Lazzareschi – Manifestazioni come la Green Week sono momenti di confronto e condivisione importanti grazie ai quali può maturare e crescere una società più attenta al futuro e ai temi dello sviluppo responsabile”.
Sofidel fa della sostenibilità una leva strategica di sviluppo. Un impegno intensificatosi dal 2008, attraverso l’adesione al programma Wwf Climate Savers, con cui Sofidel si è fatta carico di obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti particolarmente ambiziosi. Al 2017, Sofidel ha ridotto la propria carbon intensity del 20,6% rispetto ai valori base del 2009 per chilogrammo di carta prodotta. Altri fronti dell’impegno di sostenibilità di Sofidel sono l’approvvigionamento di cellulosa certificata da parti terze indipendenti con schemi di gestione forestale responsabile (100 per cento nel 2017) e la salvaguardia della risorsa idrica, con misure gestionali e investimenti specifici che hanno permesso di ottenere consumi di acqua nei processi produttivi ampiamente al di sotto del benchmark di settore (7,1 litri ogni chilogrammo rispetto a 15-25 di media).