Uiltec: “Air Liquide, no alla chiusura della sede di Lucca”

24 marzo 2018 | 11:19
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Uiltec: “Air Liquide, no alla chiusura della sede di Lucca”

“Air Liquide deve cambiare strada” e mantenere aperta la sede di Lucca. Lo sostiene il sindacato Uiltec ringraziando il sndaco Alessandro Tambellini, i consiglieri comunali Roberto Guidotti e Francesco Battistini e il consigliere provinciale Nicola Boggi per l’impegno profuso nella vertenza in atto con Airliquide di Lucca. Dopo l’incontro di ieri con il primo cittadino di Lucca, si è tenuta all’associazione industriali una riunione a cui hanno partecipato i vertici della multinazionale francese, la Rsu Uiltec, il coordinatore Uiltec Giuseppe Bianchi e il segretario Giuseppe Priolini.

“Il sindacato Uiltec – spiega Priolini – è rimasto fermo sulle proprie posizioni continuando a non comprendere la logica per cui si vuole chiudere il Sito di Lucca. Logica che non può essere quella economica e almeno così appare dai numeri presentati dall’azienda in quanto la forza produttiva pro capite del sito di Lucca è pari, se non superiore, al sito di Modena, dove si vuole trasferire produzione e lavoratori. Rimane la preoccupazione che sia l’inizio di un processo di riorganizzazione che dopo aver chiuso un sito in Sicilia nel 2017, aver ridotto negli anni la forza produttiva dei siti Toscani, dove l’ultimo sito importante di produzione è quello di Lucca, ridotto la forza del sito di Ravenna, porti la Multinazionale ad organizzarsi con tre o massimo cinque siti di produzione in tutta Italia. Dietro alla richiesta di trasferimento del personale si celano, oltretutto poco velatamente, dei possibili licenziamenti che la Airliquide tenta di mascherare e non fare emergere. Richiedere a dei lavoratori di trasferirsi, con le proprie famiglie, a Modena non è solo un gesto di incomprensibile arroganza ma la dimostrazione di un completo distacco dalle problematiche che i dipendenti vivono. La Uiltec agisce e agirà con i medesimi principi con cui i dipendenti Airliquide sono chiamati a svolgere il proprio lavoro, quindi secondo i principi contenuti nel Codice Etico applicato dalla Multinazionale Francese, vale a dire, con rispetto verso i lavoratori e verso il territorio. Territorio, proprio quello Toscano, che per effetto di quanto preteso dalla Airliquide perderebbe i siti di produzione ma manterrebbe l’estrazione di CO2, dove sembrerebbe l’unica Società autorizzata all’estrazione in modo perenne dalla Regione Toscana. Con l’intervento del sindaco Alessandro Tambellini e con l’importante incontro tenutosi al Comune di Lucca, che dimostra una volontà politica ben precisa e diretta alla vicinanza ai lavoratori e alla realtà industriale lucchese, speriamo nel cambiamento della visione della questione da parte della Multinazionale, ma se così non sarà siamo pronti alla richiesta di apertura di un tavolo Istituzione Regionale. Tavolo dove, siamo sicuri, non potrà che emergere l’incongruenza della Airliquide che prima acquista importanti realtà locali, acquisisce la clientela e poi dichiara di voler accentrare la produzione trasferendo il Sito di Lucca ma continuando a sfruttare il territorio toscano estraendo CO2 e mantenendo una situazione che appare di monopolio”.
Simone Marsili, di Uil Area Nord Toscana unito ai lavoratori e alla Uiltec nella vertenza in atto esprime una posizione di “fermo respingimento dell’idea che le società acquisiscano aziende, quote di mercato e risorse legate al territorio per poi trasferire la produzione smantellando le aziende acquisite ma mantenendo lo sfruttamento delle risorse insite nel territorio stesso, la dove questo avvenga sarebbe opportuno, viste le perdite occupazionali e le sue conseguenze legate anch’esse al territorio, impedire lo sfruttamento di quelle risorse che devono produrre ricchezza ed occupazione la dove si trovano”.
Il prossimo mese il sindacato Uiltec e la Rsu incontrerà nuovamente i vertici nazionali della Airliquide e potrebbe essere proprio quello il momento delle scelte e delle decisioni. Scelte, decisioni e forme di lotta che oltre al tavolo istituzionale regionale non escludiamo di trasferire ad ogni sito della Airliquide Italia mediante azioni di sciopero, perchè il problema di Lucca non è diverso o diviso dai problemi e dalla incertezza che migliaia di lavoratori Airliquide Italia vivono quotidianamente.