Cena al buio con sfida a chi indovina più ingredienti

11 aprile 2018 | 10:33
Share0
Cena al buio con sfida a chi indovina più ingredienti

Sarà la prima di una lunga serie: è questo che si augura Daniele Meini, titolare della Trattoria del pesce di via San Paolino alla vigilia della prima cena al buio organizzata in collaborazione con la Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) di Lucca. L’appuntamento è per sabato (15 aprile) alle 20,30 e sono disponibili ancora pochissimi posti.

“Venivo spesso a cena qua con i miei amici, alcuni come me ipovedenti – racconta Silvia Chelazzi, consigliera Uici – e una sera, un po’ per caso, proposi a Daniele l’idea della cena al buio. Non mi aspettavo che l’entusiasmo subito dimostrato da parte sua avesse un seguito. Invece concretezza e determinazione hanno saputo fare la differenza, ed eccoci qua”. È una persona ironica Silvia, sa divertirsi, sa fidarsi e affidarsi: “Dobbiamo imparare a riconnetterci agli altri con apertura – commenta Daniele – e quale occasione migliore di una cena al buio? Le persone si riconosceranno dalla voce, dagli odori, magari si ascolteranno anche senza pregiudizi. Dovranno fidarsi di chi serve loro dei piatti sconosciuti e lasciarsi accompagnare dai volontari Uici che li guideranno al loro posto a tavola nella completa oscurità”. Alla cena – che, nelle intenzioni del titolare, vuole diventare un appuntamento fisso a cadenza mensile – sarà bandito l’utilizzo dei cellulari o di qualsiasi altro dispositivo capace di fare luce, compresi gli orologi con le lancette luminescenti. È richiesto inoltre ai partecipanti di evitare i profumi, per consentire al senso dell’olfatto di fare la sua parte nel riconoscimento degli ingredienti dei piatti proposti. Sì, perché all’esperienza della cena è stato associato anche una piccola gara con tanto di arte in premio: a coloro che riusciranno a indovinare 10, 9 e 8 ingredienti sarà fatto dono di un dipinto originale della pittrice Cristiana Di Ricco, che espone le sue opere proprio alla Trattoria del pesce (in mostra fino al 30 aprile). “Stare insieme al buio è qualcosa di molto difficile – osserva l’artista lucchese – e richiede una forte calma interiore. Ma, passato lo smarrimento iniziare, i colori sanno arrivare. È necessario essere disposti ad accettare i cambiamenti, anche piccoli, per poter assumere un altro punto di osservazione e percepire quello che altrimenti non avremmo potuto sentire. In fondo – conclude Cristiana – è quello che l’arte invita a fare, pungolando e provocando chi la incontra”. La serata di sabato ha anche un titolo, pensato da Silvia Chelazzi: Assaggi di diversità. “Volevamo comunicare sia la varietà dei cibi proposti da Daniele – spiega – sia la possibilità di fare esperienza di una condizione di diversità particolare, quella dei ciechi e degli ipovedenti. Chi vorrà mettersi in gioco capirà che esistono tante sfumature della realtà e che gli altri quattro sensi, se bene usati, possono condurci dove non siamo mai stati prima”. Ai partecipanti sarà offerto un aperitivo a base di prosecco e pasta fritta all’ingresso, davanti al locale. Silvia e Daniele ripeteranno le ‘regole del gioco’ e daranno a tutti un grembiule monouso perché, assicura il cuoco, il rischio di sporcarsi gli abiti sarà piuttosto alto. Poi i partecipanti faranno il loro ingresso nel locale completamente oscurato, guidati dai volontari Uici che, abituati a muoversi senza vedere, li accompagneranno ai loro posti. Ci saranno due lunghe tavolate da 16 posti ciascuna. Solo in cucina sarà ammesso l’utilizzo della luce e in bagno saranno posizionate delle piccole lucine a led. I piatti saranno serviti, nella completa oscurità, dai volontari Uici. Per prenotare gli ultimi posti disponibili, contattare il numero 339.7173251